Questa mattina, presso la Direzione Generale per la Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, si è tenuta una riunione di coordinamento della Rete Oncologica Regionale, un momento di confronto strategico volto a migliorare la prevenzione, la diagnosi precoce e l’accessibilità ai percorsi di screening sul territorio.
A darne notizia è stato l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico.
L’incontro, all’indomani della Giornata Mondiale contro il Cancro, ha visto anche la partecipazione dei direttori generali delle quattro aziende sanitarie, unitamente ad una rappresentanza del gruppo di coordinamento della rete oncologica regionale ed è stato occasione per ribadire la necessità di potenziare gli strumenti di prevenzione per ridurre l’impatto delle patologie oncologiche.
Ha dichiarato l’assessore Latronico:
“La lotta al cancro inizia con la prevenzione e la diagnosi precoce.
I programmi di screening oncologici rappresentano uno strumento essenziale per individuare tempestivamente la malattia, aumentando le possibilità di cura e sopravvivenza.
I dati nazionali confermano un progressivo miglioramento nella copertura degli screening per il tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto, ma è necessario fare ancora di più per garantire equità di accesso e una maggiore adesione della popolazione”.
Secondo i dati 2023 dell’Osservatorio Nazionale Screening (ONS), pubblicati lo scorso gennaio, quasi 16 milioni di persone sono state invitate ai programmi di screening oncologici, con un’adesione di oltre 6,9 milioni di cittadini.
A livello nazionale, tra i programmi attivi, lo screening mammografico registra la copertura più alta con il 49%, seguito da quello cervico-uterino con il 47%, mentre il test per il tumore del colon-retto si attesta al 33%, evidenziando la necessità di rafforzare la partecipazione.
Analizzando i dati relativi alla Basilicata, l’assessore Latronico ha evidenziato un quadro in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti, seppure con alcune criticità da affrontare.
Per quanto riguarda lo screening cervico-uterino, la copertura degli inviti rivolti alla popolazione target ha raggiunto il 101%, con un’adesione superiore al 62%.
Un risultato estremamente positivo e incoraggiante, che colloca la Basilicata tra le prime quattro regioni italiane e la prima del sud Italia per adesione corretta a questo programma di screening, riportando un valore superiore di ben dieci punti rispetto alla media nazionale.
Per quanto riguarda lo screening del colon-retto, la copertura degli inviti è elevata, attestandosi al 93%, mentre l’adesione al test di primo livello è del 36%.
Anche in questo caso si registrano due punti percentuali in più rispetto alla media nazionale.
Lo screening mammografico registra un tasso di adesione del 72,8%, con una copertura degli inviti pari al 50,2%; dato che sottolinea la difficoltà nel raggiungere tutte le donne che rientrano nel target della popolazione da screenare.
Questa criticità è legata, in parte, alla necessità di aggiornare le anagrafiche e alla disponibilità limitata di strutture pubbliche ben definite e adeguatamente attrezzate sul territorio.
Tale dato, inoltre, pari all’indicatore del 35% se proiettato a tutte le donne da invitare, pur essendo inferiore alla media nazionale (49%) è cmq superiore alla media delle regioni del sud e isole (31 %).
Il coordinamento della Rete Oncologica Regionale sta lavorando su più fronti per migliorare l’accesso agli screening e dare piena attuazione al Piano Oncologico Nazionale.
Tra le misure previste vi sono il potenziamento dell’infrastruttura diagnostica, con l’attivazione di nuove sedi e l’acquisto di strumentazione avanzata, anche grazie ai fondi del PNRR.
Inoltre, è in corso la digitalizzazione dei percorsi di screening, con l’obiettivo di facilitare le prenotazioni e ridurre i tempi di attesa.
Parallelamente, sono state avviate campagne di sensibilizzazione mirate per incrementare l’adesione ai programmi di screening, soprattutto nelle fasce di popolazione meno coinvolte.
Per garantire il raggiungimento di questi obiettivi e fissarne progressivamente di nuovi, la Rete Oncologica Regionale intensificherà la frequenza delle riunioni, favorendo un confronto continuo e l’adozione di strategie sempre più efficaci.
A tal proposito in sede di riunione, si è deciso di rendere operativo un primo percorso specifico, definito PDTA della mammella, che consentirà, attraverso la rete oncologica esistente tra le aziende sanitarie, di raggiungere il più possibile i cittadini attraverso i punti di accesso dislocati sul territorio lucano e nello specifico, per l’ASM, Matera e Policoro, per l’ASP, Villa D’Agri e Lagonegro, oltre ad attività già in essere per il IRCCS CROB di Rionero in Vulture e l’AOR San Carlo di Potenza.
Ha concluso l’assessore Latronico:
“La sfida della prevenzione oncologica è una responsabilità collettiva.
Come istituzioni, abbiamo il dovere di garantire servizi efficienti e accessibili, ma è fondamentale che i cittadini aderiscano agli screening gratuiti offerti dal sistema sanitario. Solo con un impegno congiunto possiamo ridurre l’incidenza dei tumori e migliorare la qualità della vita della nostra comunità”.