La prima “industria” della Basilicata non è la Fiat, non è l’Eni ma la Pubblica Amministrazione.
Dunque il primo datore di lavoro nella nostra regione è il settore pubblico che conta oltre 33.747 dipendenti, un’importante fetta della popolazione attiva in regione conta il 18% degli occupati contro una media nazionale pari al 13,99%.
Quasi un lucano su cinque lavora quindi per la Pubblica Amministrazione.
A darne notizia un servizio della Tgr nell’ambito della campagna sul rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione.
A fornire il quadro della situazione il Centro Studi Imprese Lavoro sulla base dei dati Istat e Ministero del Tesoro relativi al 2015.
Nel rapporto tra dipendenti pubblici e occupati totali, la Basilicata si piazza al settimo posto tra le regioni d’Italia.
Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i settori in cui sono occupati i dipendenti pubblici lucani:
- la scuola con 12.948 lavoratori;
- servizio sanitario nazionale con 7.305 lavoratori;
- Regione ed autonomie locali con 5.923 lavoratori;
- corpi di Polizia con 2511 lavoratori;
- Ministeri con 1873 lavoratori.
Il tanto desiderato “posto fisso” dovrebbe garantire spensieratezza e stabilità economica ma non sempre è così perché anche in Basilicata, il precariato nella Pubblica Amministrazione è molto diffuso.
Nella nostra regione, infatti, si contano oltre 2000 contratti a termine solo nella sanità e autonomie locali, a questi si aggiungono oltre 400 LSU (lavoratori socialmente utili) che da anni lavorano per conto degli enti locali e sono ancora in attesa di stabilizzazione.