Genitori divorati dalla psicosi meningite?
Niente paura, l’Asp è corsa ai ripari e oltre ad affermare che la Basilicata è la regione pilota nella politica della prevenzione attraverso i vaccini, ha elencato anche quali sono i vaccini obbligatori che vengono fatti ai bambini.
Il calendario vaccinale regionale protegge i bambini già dal secondo mese di vita da malattie potenzialmente a rischio e prevede un lungo elenco di vaccinazioni gratuite anticipando le innovazioni contenute nel Piano nazionale dei vaccini a cui la Conferenza Stato-Regioni ha dato recentemente il via libera e precisamente: antirotavirus, esavalente, antipneumococcica, antimeningococcica B e C, antimorbillo-parotite-rosolia-varicella, l’antidifterite-tetano-pertosse-polio, antipapillomavirus alle adolescenti , già in uso da molti anni.
Rappresenta invece una novità anche per la Basilicata l’introduzione dell’antipapilloma virus per i maschi adolescenti e dell’herpes zoster per gli anziani: vaccinazioni disponibili in tutti gli ambulatori a partire dal 2018.
Un opuscolo dell’Asp risponde alle domande più frequenti dei genitori sulle vaccinazioni pediatriche e fornisce le necessarie informazioni sulle principali caratteristiche di quelle obbligatorie e quelle raccomandate, sulle controindicazioni e sui possibili effetti indesiderati.
Secondo il calendario vaccinale è prevista la somministrazione del vaccino antirotavirus a partire dalla sesta settimana, con un richiamo dopo quattro settimane a nati pretermine, a neonati che devono esser inseriti in asili nido, a neonati affetti da patologie che potrebbero essere aggravate dalla malattia.
Dopo la prima dose di esavalente ed antipneumococcica effettuata nel corso del terzo mese, sono importanti le dosi di richiamo che si effettuano al quinto e all’undicesimo mese.
Nel corso del quarto, sesto e settimo mese viene somministrato il vaccino antimeningite B, con una dose di richiamo nel secondo anno di vita.
Dopo il compimento del dodicesimo mese vengono somministrate l’antimorbillo-parotite-rosolia-varicella e l’antimeningite C.
Le successive dosi di richiamo, sia di antipolio-difterite-tetano-pertosse sia di antimorbillo-parotite-rosolia-varicella, vengono effettuate nel corso del sesto anno di vita del bambino.
A 11 anni è somministrata la vaccinazione antipapillomavirus alle adolescenti.
A 14 anni l’ulteriore richiamo di antipolio-difterite-tetano-pertosse e l’antimeningite tetravalente.
L’assessore regionale alla Salute, Flavia Franconi, proprio in riferimento al più recente dilagare della “psicosi meningite” in Toscana e in Lazio, ha sottolineato:
“Appare evidente quanto la Basilicata abbia giocato d’anticipo.
I bambini lucani, infatti, risultano vaccinati sia contro il meningococco C già dai nati nel 2000, sia contro quello B dai nati nel 2014.
Già a partire dai nati nel 1997 è stata somministrata la vaccinazione, nel corso del 14esimo anno di vita, con il vaccino tetravalente (contenente anche il ceppo C).
Ciononostante sono incrementate le richieste di vaccino antimeningite al di fuori dal normale calendario vaccinale.
Così si è deciso che nelle strutture sanitarie della Basilicata, pagando un ticket, chiunque ne faccia richiesta può vaccinarsi (salvo ovviamente le disponibilità).
Chi vorrà sottoporsi alla vaccinazione contro la meningite C oppure al vaccino tetravalente potrà recarsi negli Uffici di igiene e prevenzione dei centri delle Aziende sanitarie provinciali, dove riceverà informazioni circa gli importi ed i numeri di conto corrente.
La Regione Basilicata ha inoltre deciso che i vaccini siano gratis per gli studenti lucani iscritti alle Università della Toscana”.