Aziende agricole danneggiate dal maltempo: arrivano le prime risposte dall’Unione Europea.
Il presidente regionale vicario della CIA lucana, Nicola Seri, ha fatto sapere che la Commissione europea aumenterà dall’85 al 100% la percentuale di pagamenti anticipati per alcune misure di sviluppo rurale e rinvia da Marzo a Giugno 2017 il termine per la presentazione delle relazioni sui controlli relativi ad alcune misure.
Dal 5 all’11 Gennaio sono state tante le aziende lucane che hanno subito gravi danni dalla neve e dal gelo, ma Seri rassicura:
“Diamo atto alla Regione Basilicata di aver immediatamente dichiarato lo stato di emergenza e di aver richiesto il decreto nazionale di declaratoria dello stato di calamità naturale, attivando il Tavolo Verde, come tra l’altro sollecitato dalla nostra Confederazione, ma l’evento calamitoso straordinario in termini di quantità di neve caduta, periodo temporale e territorio interessato necessita di ulteriori interventi per risanare le gravi perdite subite.
E proprio mutuando il modello adottato per le zone colpite dal terremoto andrebbe snellita la burocrazia per garantire tempi davvero rapidi di ripristino, altrimenti appesantiti da procedure lente, farraginose e talvolta inefficaci e tardive”.
Nel sottolineare che il periodo di emergenza scattato con l’anno nuovo durerà per almeno 2-3 mesi e che lo squilibrio tra domanda e offerta per alcuni ortaggi non potrà essere compensato proponendo merce estera perché anche Spagna, Grecia e Francia hanno avuto gravi problemi meteo con ingenti perdite di prodotto che non mancheranno di avere pesanti conseguenze sul mercato, Serio evidenzia inoltre che la qualità della produzione disponibile in molti casi sarà insufficiente a causa dei danni collaterali da gelo.
E in alcuni casi il rapporto domanda/offerta sarà talmente squilibrato che alcuni mercati non potranno essere soddisfatti.
Tra le richieste la CIA ha suggerito:
“Alle aziende agricole e zootecniche deve essere risarcito interamente il valore delle produzioni sia arboree che erbacee ed orticole, del latte andato irrimediabilmente perso, dei capi di bestiame deceduti. Le perdite per ulivo, vite e ortofrutta vanno calcolate tenendo conto che si ripercuoteranno per i prossimi 4 anni”.
Infine la CIA, per le aziende ricadenti nel perimetro delle zone danneggiate dagli eventi calamitosi, chiede lo sgravio dal pagamento delle tasse, dei contributi e dell’Iva per il 2017 e 2018.