Che non tira una buona aria nel Partito Democratico lucano si sapeva già.
Da tempo la regione non ha un segretario regionale, una guida, un punto di riferimento. E le recenti elezioni comunali hanno evidenziato l’assenza del simbolo sostituito con una serie di liste civiche, anche con note persone di rilievo del Partito e di alto profilo renziano.
In tutti i comuni lucani tranne uno: Rapolla.
Il neosindaco Biagio Cristofaro si è infatti candidato sostenuto sia dal PD che dal Partito Socialista.
Ed è proprio a Rapolla che una serie di problemi stanno portando dei malumori nel partito e non solo.
Giuseppe Larotonda, componente della direzione provinciale del PD, nonché molto attivo nella politica locale, ha denunciato un fatto assai grave:
“Ieri mi è giunta una richiesta di espulsione dal Partito Democratico. A finire nel mirino anche Francesco Fensore, Gabriele Cristofaro, Massimo Latocca.
La motivazione, secondo il segretario di Rapolla Gianluca Scarpaleggia che ha indirizzato la richiesta alla Commissione Nazionale Garanzia, a Lorenzo Guerini e agli Organi regionali, sarebbe da ricercare dalla violazione del codice etico e dei principi fondanti del PD.
Ma perché il PD alle ultime elezioni non era presente in nessun comune (ad eccezione di Rapolla)? Perché non c’è un segretario regionale, il Partito è allo sbando, senza una guida.
La richiesta di espulsione è inoltre ridicola e ha un fondamento personale, non politico. Ci sono stati vari casi nei mesi scorsi che hanno riguardato più da vicino la violazione del codice etico e quale è stata la conseguenza? Nessuna. Nessuno si è mosso. L’elenco dei comuni è lunghissima, perché negli ultimi anni alle singole competizioni elettorali hanno visto confrontarsi PD contro PD. Dove chi perdeva addirittura si ritrova a ricoprire incarichi istituzionali rappresentativi del Partito Democratico.
Il sottoscritto un anno fa è stato sfiduciato con una raccolta firme anomala con tanto di motivazione FALDA tentando di farmi fuori dal circolo PD di Rapolla e adesso, all’indomani delle elezioni, mi arriva addirittura la richiesta di espulsione, con tanto di allegati FOTOGRAFICI DEI MIEI STATI DI FACEBOOK. È chiaro che è un attacco personale, cosa mi aspetta ora qualche azione di natura diversa dalla POLITICA ?
Su quali basi, non si capisce. Forse a Rapolla non si può avere un pensiero diverso da qualcuno? E il partito lascia spazio a questo modo barbaro di fare politica?
Se proprio bisogna fare piazza pulita il primo ad andarsene è proprio il segretario Scarpaleggia che alle elezioni comunali ha preso 31 voti! Come pensa di essere rappresentativo di un partito classificandosi ultimo il lista, avendo preso il minor numero di voti?
Ben vengano le sollecitazioni a Roma.
Anzi, io invito la direzione centrale ad intervenire una volta per tutte, perché la situazione che si è venuta a creare a Rapolla è specchio di una situazione regionale completamente alla deriva.
Basta con i personalismi, basta con i dispetti e le guerre intestine: il nostro è un partito fondato sulla democrazia, l’ascolto, il confronto. Non c’è spazio per l’arroganza e la superbia.
Roma deve intervenire URGENTEMENTE adesso e può farlo in due modi: o attraverso la convocazione del Congresso regionale, atteso da troppo tempo, o con il commissariamento.
Perché snaturare così il partito e utilizzare la politica per attacchi a singole persone è vile e senza ritegno”.