Con la nuova legge di bilancio, il nuovo anno, potrebbe portare con sé novità anche in seno al reddito di cittadinanza.
Le proposte sulle nuove modifiche provengono dai banchi del Movimento 5 stelle che su il reddito di cittadinanza hanno costruito quasi l’intera campagna elettorale.
Secondo le ultime dichiarazioni dei parlamentari, si farebbe largo l’idea di una possibile sospensione del beneficio.
La proposta nasce per incentivare i beneficiari ad accettare anche assunzioni di breve durata o con redditi “marginali”.
Il Movimento 5 stelle, in particolare, vorrebbe introdurre la sospensione del reddito di cittadinanza, al posto della decadenza dello stesso, laddove ci fossero variazioni del reddito dovute alla “occupazione con lavoro subordinato”.
In questo caso, la sospensione dal beneficio sarebbe equivalente alla durata del contratto; laddove, invece, l’impiego andasse oltre la fine dell’anno in cui è iniziato scatteranno le procedure per la decadenza del reddito di cittadinanza.
E’ bene ricordare che, seppure con alcuni mesi di ritardo, è iniziata la cosiddetta “fase due”.
Dal 15 Novembre, infatti, le aziende che volessero assumere cittadini che usufruiscono del reddito di cittadinanza possono ottenere il beneficio previsto dalla legge: l’Inps ha pubblicato la procedura informatica per richiedere tale sgravio.
Ecco chi può ricevere il bonus
Possono accedervi i datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato.
L’esonero consentirebbe alle aziende che assumono titolari di reddito di non versare i contributi previdenziali (non di quelli Inail) per una somma pari all’importo mensile del Rdc percepito dal lavoratore all’atto dell’assunzione.
Il tetto massimo sarà di 780 euro al mese e lo sgravio si potrà percepire per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso (ma comunque per almeno 5 mensilità).