Rinforzare gli strumenti a tutela della famiglie a reddito basso o nullo.
Questa l’ipotesi allo studio del nuovo governo a fronte dell’obbiettivo, più volte dichiarato dal Premier Conte, di assicurare sostegni “a favore delle famiglie con redditi bassi e medi”.
Un intervento a sostegno della natalità prevista all’interno della prossima legge di Bilancio in modo da farlo partire nel 2020.
Un assegno universale per le famiglie: come funziona.
L’idea prevede che per ogni figlio a carico venga riconosciuto un assegno unico di massimo 240 euro fino al raggiungimento della maggiore età.
Importo che andrebbe a ridursi a un massimo di 80 euro tra i 18 e i 26 anni.
Queste le cifre massime, l’importo effettivo verrebbe calcolato in base al reddito dei genitori secondo una scala ancora da definire.
Se il reddito dei genitori supera i 100 mila euro l’anno, l’assegno non è dovuto.
Dopo il reddito di cittadinanza (che già prevede un importo maggiorato per chi ha dei figli) le famiglie in difficoltà potrebbero dunque ricevere un altro aiuto dallo Stato.
Per ora si tratta solo di un’ipotesi.
Cosa ne pensate?