L’accredito del mese di luglio del reddito di cittadinanza, così come era stato ideato quattro anni fa, è l’ultimo per alcune categorie di beneficiari del sussidio.
Come riporta today, da settembre 2023 si cambia, perché diventa operativo l’assegno di supporto per la formazione e il lavoro.
Per i percettori del sostegno economico, infatti, entrano nel vivo le modifiche introdotte dal governo Meloni.
Questo mese la ricarica del reddito di cittadinanza è cominciata il 15 luglio per i neo percettori, mentre quella prevista oggi – giovedì 27 luglio – spetta ai beneficiari a cui il sussidio è stato erogato almeno una volta o hanno presentato una richiesta di rinnovo dopo le prime 18 mensilità.
L’importo base ha un tetto di 780 euro mensili, calcolati in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito.
Come spiegato dall’Inps, la scala di equivalenza applicata a ogni nucleo beneficiario equivale a uno per il primo componente del nucleo familiare, ed è aumentata di 0,4 per ogni ulteriore maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave.
Vediamo cosa cambia in concreto e quali categorie si apprestano a dire addio alla misura economica di sostegno.
Una circolare Inps ricorda che l’assegno di aiuto pubblico cambierà per i nuclei “occupabili” composti da persone di età compresa tra i 18 e 59 anni non portatori di disabilità.
A partire da settembre, le famiglie che quest’anno hanno già beneficiato delle sette mensilità di reddito per il 2023, riceveranno l’assegno di supporto per la formazione e il lavoro da 350 euro mensili.
La scadenza di luglio non vale invece per chi non ha usufruito delle sette mensilità di reddito previste per il 2023, e per i percettori che entro il 31 luglio hanno ottenuto la proroga dopo i primi 18 mesi.
Per loro sarà possibile ripresentare la richiesta dopo un mese di pausa dell’erogazione, rimanendo sempre sotto la soglia delle sette mensilità disponibili.
Reddito di cittadinanza, l’angoscia di chi non lo prenderà più: “E ora come faremo?”
Il reddito di cittadinanza non sparirà del tutto nel mese di luglio, ma continuerà ad essere erogato fino al 31 dicembre di quest’anno per le famiglie “non occupabili” che hanno tra i componenti minori, anziani e persone con disabilità.
Dal 1° gennaio 2024, le famiglie “non occupabili” riceveranno il nuovo assegno di inclusione, con importi non inferiori a 480 euro mensili, sempre erogati dall’Inps.
Come controllare e verificare se il saldo di luglio della carta Rdc fornita da Poste italiane è avvenuto?
Il percettore può accedere tramite Spid all’area riservata del sito ufficiale del reddito di cittadinanza.
In alternativa può inserire la carta in un Atm Postamat e digitare il pin, oppure chiamare il numero verde 800 666 888 o contattare Poste italiane o l’Inps.