Cambia la legge di Bilancio targata Meloni: arriva una stretta sul Reddito di cittadinanza, l’aumento delle pensioni minime per gli over 75 e una soglia più bassa per l’obbligo di Pos.
Come fa sapere Money.it:
“Pensioni minime più alte, scende la soglia per i pagamenti con Pos, ma sembra probabile una stretta sul Reddito di cittadinanza. Sono queste alcune delle modifiche in arrivo alla legge di Bilancio, con il governo Meloni che presenterà gli emendamenti solo in serata, ma intanto sembra aver già deciso la strada da seguire su alcune misure.
Nel weekend devono iniziare le votazioni in commissione Bilancio alla Camera, per arrivare all’approvazione entro lunedì e passare all’esame dell’Aula martedì: i tempi sono stretti e bisogna assolutamente evitare l’esercizio provvisorio.
Gli emendamenti super-segnalati, per il momento, sono 158, di cui 107 di maggioranza e 51 di opposizione: non sono ancora stati segnalati quelli di Pd e Avs che attendono risposte dal governo.
Ma cosa cambierà? Per il Superbonus al 110% dovrebbe arrivare una proroga per la presentazione della Cilas fino al 31 dicembre, mentre per il Pos l’obbligo dovrebbe scendere alla soglia dei 30 euro. Novità in arrivo per il Reddito di cittadinanza, forse tagliato per gli occupabili a sette o sei mesi, e per le pensioni minime che salirebbero a 600 euro per gli over 75.
Vediamo tutte le ultime novità.
Reddito di cittadinanza, taglio dopo 7 mesi?
Tra le modifiche più probabili ci sono quelle al Reddito di cittadinanza: nel 2023, allo stato attuale, per chi è occupabile l’assegno arriverebbe solamente per otto mesi. Ma per recuperare ulteriori risorse questo limite potrebbe scendere a sette mesi, con un risparmio di circa 200 milioni.
Inoltre un emendamento di Noi Moderati, tra quelli segnalati come prioritari, propone lo stop dopo sei mesi con un bonus per le imprese che reinseriscono i lavoratori. Diversa, invece, la proposta della Lega, che vuole bloccare il Reddito per tutti gli under 29 che non partecipano ai corsi di formazione.
Pensioni, come cambiano minime e rivalutazioni
Dovrebbero salire le pensioni minime, accogliendo le richieste di Forza Italia: si dovrebbe passare dai circa 572 euro previsti nel 2023 a una cifra di 600 euro, ma solamente per gli over 75. Altra novità potrebbe riguardare le indicizzazioni per i trattamenti tra le quattro e le cinque volte il minimo: la Cisl chiede una rivalutazione piena, al 100%, che il governo sta valutando e potrebbe applicare.
Pos, l’obbligo scende a 30 euro
A cambiare, certamente, sarà la soglia per il Pos obbligatorio, attualmente fissata a 60 euro per la manovra. L’interlocuzione con l’Ue porterà a una nuova cifra: al momento la più probabile è quella di 30 euro. Al massimo si potrebbe arrivare a 40, se il governo dovesse ottenere qualcosa in più dal Bruxelles. Quindi, se così dovesse essere, esercenti e professionisti non potranno rifiutare pagamenti con carte e bancomat dai 30 euro in su.
Arriva la proroga per il Superbonus al 110%
Con la manovra dovrebbe arrivare anche la proroga dei termini per la presentazione della Cilas che permette di garantire l’agevolazione al 110%: la nuova scadenza sarà quella del 31 dicembre e verrà introdotta dalla legge di Bilancio, come comunicato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Chi presenterà la dichiarazione di inizio lavori nei prossimi giorni, quindi, non si dovrà accontentare del 90% ma otterrà il Superbonus al 110%. Probabilmente, però, le delibere condominiali dovranno essere approvate entro l’11 novembre.
Per la cessione dei crediti, invece, restano le modifiche annunciate per il decreto Aiuti quater, con tre cessioni possibili invece di due e la garanzia Sace per le aziende”.