L’effetto caos scoppiato dopo l’avvio delle domande per accedere al Reddito d’Inclusione ha buttato nello sconforto i Caf lucani.
Anna Carritiello, responsabile politiche fiscali della Uil Basilicata, sottolinea che:
“Anche agli uffici e le sedi dei Caf della Uil sono presi d’assalto dai cittadini per avere informazioni e soprattutto per ottenere la certificazione Isee indispensabile per accedere al Reddito di inclusione (Rei), la nuova misura di contrasto alla povertà operativa dal primo dicembre.
Il personale non ce la fa a svolgere un lavoro che, è bene precisare, è completamente gratuito, anzi che ci espone ad impegni economici e finanziari.
Questo accade per effetto dei tagli prodotti nel corso degli anni ai Caf e perché i Municipi ci scaricano completamente ogni incombenza.
I cittadini sono costretti a rivolgersi a noi perché in Comune, dove potrebbero provvedere a predisporre i modelli Isee e le domande che comunque andranno trasmesse da loro, non sono in grado di offrire alcuna assistenza o preferiscono non farlo.
E’ opportuno pertanto attivare immediatamente un tavolo di coordinamento tra il ministero del Lavoro, l’Inps, l’Anci e la Consulta dei Caf in modo da assicurare, nell’immediato e per il futuro, una puntuale e capillare assistenza, affinché nessuno che ne ha o che ne avrà diritto resti escluso da questo sostegno.
I certificati Isee che rilasciamo sono in aumento anno per anno, a conferma del crescente disagio sociale delle famiglie lucane.
Si pensi che al contrario la tendenza nazionale è di una famiglia su quattro che rinuncia all’Isee a seguito dell’applicazione di criteri più severi per l’individuazione del patrimonio e dell’incrocio dei dati tra reddito, casa e risparmio.
Accade da noi il contrario e tanti contribuenti rischiano di rimanere senza l’assistenza fiscale garantita dai Caf a causa dei tagli.
A soffrirne soprattutto i ceti più deboli e le persone anziane.
Per i Caf l’impegno economico e finanziario che sosterremo per il 2017 sarà rilevante e assolutamente non riproponibile per gli anni futuri.
Proprio per questo ci aspettiamo che il Governo ed il Parlamento individuino una soluzione nella legge di Bilancio 2018 che consenta ai Caf di continuare a svolgere quella funzione di assistenza e di tutela sociale che gli viene riconosciuta dalla gran parte della popolazione italiana.
Il CAF-UIL fra modelli 730, Unico, Red, Isee e detrazioni ha superato il tetto dei 2 milioni di dichiarazioni elaborate e stiamo spostandoci progressivamente da un’attività di assistenza sui “vecchi” prodotti ad un’attività di consulenza sui nuovi servizi.
Da qualche tempo abbiamo introdotto il “cassetto del contribuente”, un moderno sistema telematico perché ciascun contribuente che si rivolge al Centro Uil possa disporre in tempo reale dei propri dati fiscali e di ogni altra informazione utile”.