“IL REDDITO MINIMO RIDARÀ SPERANZA A 3000 LUCANI”

“La prima tranche di risorse, pari a circa 70 milioni di euro, rappresenta un’importante boccata di ossigeno per i circa 3 mila beneficiari del reddito minimo di inserimento, tra ex lavoratori in mobilità in deroga ed ex beneficiari del programma Copes”.

Lo hanno affermato i segretari generali di Cgil Cisl Uil di Basilicata, Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, all’indomani dello sblocco di una prima parte dei circa 140 milioni di euro delle royalties aggiuntive per il finanziamento del reddito minimo di inserimento.

Per i sindacati adesso la Regione Basilicata ha tutti gli strumenti, sia normativi che finanziari, per dare concreta attuazione ai progetti di inserimento lavorativo presentati nei mesi scorsi dai Comuni, sbloccando così definitivamente una misura di politica sociale tanto attesa in una regione che fa segnare ancora tassi record in fatto di povertà.

Per Summa, Falotico e Vaccaro in questa fase al sindacato confederale compete il compito di monitorare e sollecitare le istituzioni interessate ad avviare nel più breve tempo possibile i progetti di inserimento lavorativo.

I troppi lucani che vivono ai margini del mercato del lavoro attraverso il reddito minimo di inserimento, hanno una chance per rimettersi in gioco ed esercitare a pieno quel diritto di cittadinanza fondato sul lavoro.