REFERENDUM: MATITE CANCELLABILI NEI SEGGI, ECCO LA RISPOSTA DEL MINISTERO DELL’INTERNO

Sul voto per il referendum confermativo di oggi è calata la scure dello scandalo delle matite “cancellabili”: le matite utilizzate per segnare la propria preferenza sulla scheda elettorale sono state messe alla prova della gomma per cancellare da più di un elettore, a partire da Piero Pelù, che ha denunciato l’episodio su Facebook.

Ma nel pomeriggio è arrivata la nota del Viminale a rassicurare che «le matite cosiddette “copiative” – scrive il ministero dell’Interno – sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale» e che «le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti».

«Il ministero dell’Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero – prosegue la nota – basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno.

Nello specifico, quest’anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico – che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania.

Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Si utilizzano matite prodotte
dal Faber-Castell almeno da cinque anni», conclude la nota del Viminale.