Con Delibera 861 del 28/08/2018, la Giunta Regionale ha ridotto i compensi dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie.
Un atto dovuto da parte della Regione e della Vice Presidente, Flavia Franconi, per rispondere ai rilievi della Corte dei Conti sul bilancio regionale 2016.
Un segnale importante, tuttavia, che va nella Direzione giusta di razionalizzare la spesa.
È quanto si legge in una nota della Segreteria Regionale UIL FPL che continua:
“La UIL FPL, perciò, ritiene urgente, alla luce delle tante problematiche che investono la sanità lucana, di utilizzare queste risorse per investire sugli operatori che si stanno sobbarcando il peso enorme della carenza di personale sanitario.
Facendo seguito a quanto già richiesto qualche giorno fa, quindi, la scrivente chiede alla Regione di convocare un incontro anche al fine di destinare questi risparmi ai fondi contrattuali dei dipendenti della sanità e all’utilizzo delle risorse aggiuntive regionali di cui all’art. 81, comma 4 lett. a) (Fondo premialità e fasce).
In particolare, vanno destinate risorse all’istituto della produttività che dovrà essere sempre più orientata ai risultati, in conformità agli obiettivi aziendali e regionali.
Ai sensi dell’articolo 6, del nuovo contratto firmato il 21/5/2018, infatti, le Regioni, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del contratto, possono emanare linee di indirizzo per lo svolgimento della contrattazione integrativa e, in questa sede, possono implementare i fondi per il personale delle varie Aziende.
La nostra proposta, perciò, di utilizzare anche detti risparmi è perfettamente coerente con le disposizioni normative e contrattuali.
Inoltre, con le linee guida regionali, ferma rimanendo l’autonomia aziendale, il confronto in sede regionale valuterà, sotto il profilo delle diverse implicazioni normativo-contrattuali, le problematiche connesse al lavoro precario e ai processi di stabilizzazione, tenuto conto della garanzia di continuità nell’erogazione dei LEA, anche in relazione alla scadenza dei contratti a termine.
In questi giorni, poi, si stanno intensificando le iniziative degli operatori e dei territori per evitare che la riorganizzazione della rete ospedaliera , resasi necessaria per superare le asimmetrie dell’applicazione del DM 70 in una regione a basso indice demografico ed alta frammentazione territoriale, non rimanga solo un operazione di equilibrio di bilancio.
Sia chiaro, mettere in ordine i conti è un elemento importante, cui deve però seguire una proposta di potenziamento delle strutture sull’intero territorio.
Perciò all’assessore Franconi, la UILFPL chiede un confronto ampio per affrontare le emergenze che riguardano i Dea di I e II livello, ma soprattutto gli ospedali territoriali:
- Melfi;
- Villa D’Agri;
- Lagonegro;
- Policoro;
- Pescopagano;
a causa della carenza di dirigenti medici”.