In una nota dell’Anisap Basilicata si legge:
“Nonostante la sollecitazione effettuata dal Gennaio scorso si continuano a ripetere i casi di non riconoscimento delle certificazioni e le documentazioni rilasciate da strutture sanitarie private accreditate e da professionisti delle stesse strutture per rinnovo patente ed altre esigenze della P.A.
L’ultimo caso è del Distretto Sanitario di Rionero che con un avviso affisso per gli utenti esclude questo riconoscimento”.
Il presidente regionale dell’Anisap Roberto Cicchetti ha affermato:
“L’Anisap ha chiesto alle direzioni generali del Dipartimento Salute della Regione, dell’Asp e dell’Asm di predisporre una circolare esplicativa in merito al riconoscimento, peraltro sancito da normative nazionali e da intese regionali con le associazioni di categoria, perché le certificazioni e le documentazioni rilasciate da strutture sanitarie private accreditate abbiano la stessa validità di quelle rilasciate da strutture pubbliche. Si tratta di dare attuazione ad intese tra Regione, Aziende Sanitarie ed associazioni di categoria sottoscritte nel lontano 2010 come risulta dalla deliberazione di giunta n.104 del 2010.
Invece si registra una situazione che è penalizzante per l’utenza costretta alle lunghe liste di attesa, a disagi per raggiungere centri e strutture ospedaliere o delle Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, agli ospedali di Potenza e di Matera, con assenze dal lavoro ed altre incombenze, e penalizzante oltre che mortificante nei confronti di quelle strutture che in quanto accreditate sono parte integrante del Servizio Sanitario Regionale.
I rigorosi e frequenti controlli a cui la Regione sottopone le strutture della specialistica ambulatoriale privata in Basilicata attraverso l’aderenza a tre livelli normativi specifici per settore (autorizzazione, accreditamento – 1° livello e 2° livello- contratto) dovrebbero essere sufficienti a superare ogni perplessità, ogni differente ed ingiustificata valutazione, anche nel confronto con le medesime certificazioni di strutture pubbliche.
È il caso di evidenziare che presso le strutture accreditate, autorizzate e contrattualizzate per l’esecuzione degli esami alcoolemia e drug test sono garantite tutte le fasi, dall’identificazione del paziente al prelievo – in presenza di personale sanitario appartenente alla struttura stessa – delle matrici biologiche su cui dovranno essere effettuati gli esami sino alla catena di custodia. È pertanto ancor più incomprensibile che per tanti anni ciò sia regolarmente avvenuto mentre di recente viene disconosciuto senza alcuna plausibile motivazione e senza alcuna consultazione con le associazioni di categoria firmataria dell’intesa del 2010″.
Conclude Cicchetti:
“È indispensabile superare la situazione segnalata da tantissimi cittadini proprio per scongiurare il ripetersi dei disagi all’utenza e fare chiarezza nel già difficile rapporto di integrazione pubblico-privato e rinnovare la richiesta di una circolare esplicativa nel rispetto delle intese intervenute e della normativa in vigore”.