Ieri mattina è stata firmata una convenzione tra Provincia di Potenza, Arci e Fondazione Città per la Pace, nell’ambito del programma nazionale Sprar-Resettlement, finanziato dalle Nazioni Unite e coordinato dal Dipartimento Immigrazione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Secondo questo accordo verranno ospitati in quattro comuni della provincia di Potenza, con un sistema di accoglienza diffusa, famiglie numerose di siriani, palestinesi ed eritrei, che hanno già attraversato i corridoi umanitari ed ottenuto lo status di rifugiati o la protezione internazionale.
Finanziato con il Fondo europeo Asilo, Immigrazione ed Integrazione (Fami), il programma garantisce ai nuclei familiari che hanno già ottenuto asilo o protezione all’estero ed hanno ingresso legale in Italia misure di tutela psico-sociale e legale, accompagnamento e assistenza all’accesso ai servizi sanitari ed educativi, formazione e riqualificazione professionale, finalizzati alla costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
I 4 comuni che ospiteranno un massimo di 50 beneficiari sono Atella, Avigliano, Lauria e Rionero in Vulture, che dovranno garantire agli ospiti l’accoglienza in abitazioni autonome all’interno dei centri storici, oltre a servizi sanitari, linguistici ed educativi.
Ad Atella è già arrivato il primo nucleo familiare siriano, composto da 8 persone di cui sei minori tra i 3 ed i 16 anni, che andranno ad integrare la popolazione scolastica locale.
Il presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi, ha spiegato:
“L’iniziativa, che ripropone un modello di accoglienza già sperimentato a favore di cittadini afgani che avevano aiutato il contingente italiano impegnato in missione di pace, ha come obiettivo quello di favorire il radicamento e l’integrazione lavorativa sul nostro territorio delle famiglie accolte, per contrastate l’inarrestabile spopolamento della Basilicata ed in particolare delle aree interne della provincia, allo scopo di garantire il mantenimento della rete dei servizi pubblici essenziali: in primis sanità, trasporti e scuola”.