Appena tre giorni fa, in una campagna tra Rionero e Ginestra, è stata fatta una scoperta raccapricciante: 5 cuccioli appena nati, avvolti in un involucro di plastica e abbandonati.
Le Guardie Ecozoofile del distaccamento di Rionero-Barile sono intervenute nell’immediato, dopo la segnalazione di una cittadina che passava casualmente da quelle parti.
Ecco la nota dettagliata da noi diffusa lo scorso 27 Ottobre:
“Salve, sono una Guardia Ecozoofila del distaccamento di Rionero-Barile.
Ieri pomeriggio, accompagnato da altri 2 colleghi, sono intervenuto, per segnalazione, presso una zona di campagna che collega Barile a Ginestra.
Arrivati sul posto, abbiamo notato sul ciglio della strada la presenza di un cagnolino di circa 2/3 giorni di vita.
Proseguendo verso l’interno, abbiamo trovato una busta con dentro 3 cuccioli e, poco più lontano, un altro simile agli altri.
In tutto sono 5, di cui 3 maschi e 2 femmine.
Da quel poco che siamo riusciti a dedurre, il colpevole dell’abbandono dovrebbe aver lasciato in loco la busta con all’interno i cuccioli che, disorientati, avrebbero iniziato a sparpagliarsi.
Fortunatamente siamo riusciti a recuperarli tutti per metterli in sicurezza e, con la collaborazione di qualche cittadino di Barile, stiamo effettuando turni per allattarli tramite siringa. Si spera resistano”.
Il responsabile delle Guardie Ecozoofile sopracitate, Saverio Sonnessa, aveva, inoltre, dichiarato alla nostra Redazione:
“È un gesto disumano, non ne possiamo più.
Abbiamo assistito a centinaia di casi di abbandono e si tratta di eventi molto dolorosi e traumatici per i poveri animali coinvolti che, tuttavia, una volta messi al sicuro e fatti adottare, hanno la concreta possibilità di recuperare un po’ di serenità.
Questa situazione è doppiamente spiacevole, perché i fautori dell’orrendo gesto non solo hanno causato un vuoto incolmabile ad una madre che adesso starà cercando disperatamente i suoi piccoli, ma hanno pensato addirittura di eliminarli senza pietà e nel peggiore dei modi: lasciandoli morire di fame e di freddo.
Noi cerchiamo in tutti i modi di rendere un servizio efficiente al nostro territorio e anche l’Amministrazione comunale di Barile ci aiuta moltissimo, per quelle che sono le sue possibilità, ma fino a che certi soggetti continueranno ad abbandonare, le cose non potranno mai cambiare.
Già da un po’ stiamo mettendo in atto campagne di sensibilizzazione per prevenire questi episodi e seguiranno giornate dedicate alla sterilizzazione, molto utili per evitare che sempre più cani vaghino soli e affamati sul territorio”.
Purtroppo, le ultime novità non sono per niente confortanti: nonostante le costanti e puntuali cure loro somministrate attraverso rigidi turni e visite approfondite, i 5 piccoli corpicini non hanno resistito senza le amorevoli attenzioni della loro mamma.
Questa la descrizione delle condizioni in cui versavano, stilata dalla veterinaria di Barile che si occupava di loro insieme al supporto di una volontaria di Ripacandida esperta di questi casi:
“Avevano poco più di 48 ore quando sono stati trovati.
Facevano fatica ad alimentarsi ed erano davvero troppo deboli, infreddoliti e pieni di vermi esterni (non appartenenti ai parassiti intestinali dei cani)”.
Sfortunatamente la crudeltà umana ha avuto la meglio questa volta, ma il grande lavoro volontario che tante persone hanno impiegato in questa vicenda, spinge ancora a credere in ciò che di buono c’è nel mondo.