Una Buona scuola è quella che sa sempre intercettare i bisogni dei propri allievi e sa proporre esperienze formative diversificate e rispondenti alle esigenze di… orientamento di ciascuno.
Una Buona scuola dunque è quella che all’occorrenza sa diventare Bussola per le nuove generazioni indicando loro in che direzione muoversi nella vita di domani, quel domani che comincia già dall’oggi.
Questo l’intento del Progetto denominato La Bussola nello zaino fortemente voluto dall’IC Ex Circolo didattico di Rionero in Vulture -diretto dalla Dirigente scolastica prof.ssa Tania Lacriola – in collaborazione con esperti di Formazione ed Orientamento della nostra regione.
Tale progetto ha visto il coinvolgimento dei docenti, delle famiglie della comunità scolastica dell’istituto e soprattutto degli alunni delle classi seconde e terze di scuola secondaria di primo grado i quali sono stato protagonisti di attività laboratoriali pomeridiane volte appunto a fare quanto più possibile chiarezza sul proprio futuro lavorativo ma ancor più sul proprio futuro di uomini e donne.
Nella giornata di martedì 9 maggio u.s. presso l’Auditorium del Centro sociale “P.Sacco” di Rionero questo progetto ha vissuto il suo atto conclusivo vedendo la partecipazione di personalità che a vario titolo hanno il ruolo di orientatori e che quotidianamente esercitano il “mestiere di bussola” nella società civile.
Tra gli altri hanno preso parte al suddetto workshop la dott.ssa Antonella Ruggeri Dirigente scolastica del Polo liceale di Rionero, l’avv. Mario Di Nitto sindaco della stessa cittadina, il dott. Saverio Primavera in rappresentanza della Camera di Commercio di Basilicata, la dott.ssa Emilia Aulicino responsabile del suddetto progetto nonché esperta di formazione ed orientamento in collaborazione con l’Unibas, la prof.ssa Felicia D’Anna che ha curato direttamente le attività laboratoriali con gli alunni e la dott.ssa Maria Sena Grieco in veste di imprenditrice locale.
Tutti, ciascuno per il proprio ruolo, hanno evidenziato quanto sia fondamentale per la buona riuscita di un progetto di vita il più possibile felice uno spirito di collaborazione, di solidarietà, una forte volontà di sinergia tra le persone a partire già dall’esperienza scolastica e soprattutto la capacità e la determinazione di andare anche controcorrente rispetto a modelli sociali e/o professionali improntati alla fredda omologazione.
I ragazzi in questione protagonisti indiscussi di questo progetto – così come hanno avuto modo di constatare i formatori nelle suddette attività laboratoriali – hanno mostrato sin d’ora una buona predisposizione alla cooperazione, all’ascolto e all’autovalutazione e si sono detti arricchiti da questa opportunità che la scuola ha saputo dare loro dimostrando una volta di più il proprio dinamismo e la propria visione lungimirante.
Ben vengano dunque tutte le occasioni in cui la Scuola Buona si mostra capace di diventare Bussola, così da favorire “viaggi non per fuggire dalla vita ma tali che la Vita non ci sfugga”.