Domenica 22 Dicembre, i Volontari del gruppo “U Mani per l’Hospice”, che prestano la propria opera presso l’Hospice del CROB di Rionero, coordinati dal dott. Pasquale Di Leo, responsabile del reparto, hanno organizzato, nella Cappella dell’Ospedale, un evento che ha visto protagonisti gli eccellenti esecutori del Coro Gospel Emmanuel.
Davanti a un folto pubblico, fra cui si distingueva un buon numero di degenti, accompagnati dai loro familiari, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, S.E.R. Mons. Ciro Fanelli e di Antonio Piacentini, Pastore della Chiesa Evangelica della Riconciliazione di Barile, sono stati eseguiti una serie di brani che hanno entusiasmato e commosso l’attenta platea.
Come ci ha tenuto a ribadire il Presidente del gruppo, Antonio Sena:
“Quello dei Volontari di ‘U Mani per l’Hospice’ è un gruppo di persone diverse per sesso, per paese di provenienza, per età, per convinzione politica, religiosa o anche sportiva, ma tutte concordi sulle motivazioni e gli obiettivi da raggiungere.
Volevamo portare amore e vicinanza ai degenti dell’Hospice e ai loro familiari con le cose che avevamo a disposizione: il nostro cuore, il nostro tempo, le nostre mani, la nostra voce.
E il sorriso e la cordialità dei pazienti e dei loro parenti sono stati il premio più bello e gradito, sono stati la forza motrice che ogni volta ci ha riportato in questo reparto fra le sofferenze e le difficoltà”.
Alla fine dell’esecuzione canora, dopo il saluto congiunto del Vescovo e del Pastore della Chiesa Evangelica, l’invito di uno dei volontari:
“Il cancro è come una prigione, dove non c’è luce, non ci sono suoni, né odori né sapori.
Noi, da un po’ di anni, abbiamo cercato di portare tutto questo nell’Hospice, con le nostre pizze, i nostri canti, le nostre parole, i nostri abbracci, a volte anche coi nostri silenzi.
Tutti possediamo questi doni e offrirli agli altri, soprattutto a chi soffre, non costa nulla.
Per questo vi aspettiamo, per questo contiamo sul contributo di tutti, perché questa nostra opera possa continuare”.
Alla fine, tutti insieme attorno al tavolo del buffet preparato dai Volontari.
Dalla carrozzina che prima l’aveva portata nella Cappella, una signora, degente dell’Hospice, con gli occhi lucidi di commozione e gratitudine, ha regalato il più ambito riconoscimento: il suo grazie.
Di seguito alcune foto dell’evento.