Riceviamo e pubblichiamo una comunicazione giunta alla nostra Redazione:
“Buongiorno,
sono una delle educatrici del nido comunale di Rionero in Vulture (PZ) e desidero portare alla luce una situazione a dir poco incresciosa.
Ad oggi, il personale del Nido Comunale non è stato in nessun modo preso in considerazione nel piano vaccinale organizzato dalla nostra Azienda Sanitaria Locale.
Nonostante le REITERATE sollecitazioni prodotte a nome della scrivente, dell’Ente che gestisce il servizio Nido ( Signor Sindaco in prima persona) e finanche del Difensore Civico regionale, la nostra Asl appare sorda ad ogni richiamo.
Sorda e bugiarda, perché se sono state fatte promesse di inserirci in una lista del personale educativo da vaccinare, non c’è stato mai alcun riscontro fattuale.
Ad oggi, quattro delle otto unità che lavorano all’interno del Nido, risultano vaccinate perché rientranti in particolari categorie; altre quattro unità attendono ancora di essere convocate per la prima somministrazione del vaccino.
Certo, ora tutti abbiamo la possibilità di prenotarci ma i tempi sono lunghi e noi lavoreremo anche il mese di Luglio.
Ricordo ai nostri poco attenti direttori, che quando si lavora nella res pubblica, ci si devono assumere onori ed oneri.
Tra gli ultimi rientrano risposte (possibilmente chiare), che mai sono state date.
Lavarsi le mani non è esattamente tra i doveri di dirigenti di un’azienda sanitaria.
Inutile, inoltre, ricordare che il Nido viene considerato un servizio fondamentale e in campagna elettorale diventa un argomento allettante per riempirsi la bocca, per poi dimenticarsi alla prima occasione, del personale e dell’ utenza.
Utenza che per ovvi motivi richiede un continuo e stretto contatto fisico e una ovvia assenza di qualsivoglia dispositivo atto a ridurre la trasmissione del virus stesso”.
Avete avuto anche voi lo stesso problema?