RIONERO PIANGE LA MORTE DEL GIOVANE SAVINO, ANDATO VIA TROPPO PRESTO
Rionero in Vulture ha ricordato Domenica scorsa il giovane Savino Brienza, prematuramente scomparso a causa di una terribile malattia.
Il ragazzo era molto amato dai suoi amici e della sua famiglia, così come dalla Vultur, la squadra di calcio di cui era un fedele sostenitore.
Toccante il ricordo di suo padre:
“Savino ci ha insegnato a lottare fino alla fine, a non mollare mai. Nessuno lo dimenticherà, perché chi muore continua a vivere nel cuore di chi resta e lo ricorda”.
I suoi amici si sono stretti attorno alla famiglia e hanno pianto la scomparsa di una persona tanto amata, e così lo ha ricordato un suo amico:
“Oggi mi sento un po’ più vecchio. Con te è volata via anche la mia giovinezza. Scusaci se, qualche volta, siamo stati insufficienti. Ti porto nel cuore, amico mio, nella tasca destra dei sorrisi migliori. Ora vola”.
E anche tra i tifosi della Vultur il vuoto è incolmabile: quando Francesco, amico e tifoso anche lui del Rionero, ha saputo della notizia della sua morte ha avvertito un senso di tristezza profonda:
“Se n’è andato un ragazzo d’oro, un ragazzo ben voluto ed apprezzato da tutti che con la sua bontà e con il suo socievole, cordiale e sincero carattere era ben voluto da tutti, da una intera comunità. Conoscevo Savino da sempre, abbiamo condiviso la passione per la Vultur Rionero. Ci incontravamo molto spesso allo stadio “Corona” ed altre volte pure in trasferta e su quei gradoni abbiamo sofferto e gioito per le alterne soddisfazioni che la “nostra Vultur” ci regalava. O si vinceva o si perdeva noi eravamo sempre allo stadio indipendentemente dai risultati.
Il 24 Aprile di quest’anno quando la Vultur, dopo 22 anni, vinse il campionato di Eccellenza e ritornò in Serie D, ricordo bene la gioia immensa che Savino sprizzava quella sera quando durante i festeggiamenti in piazza XX Settembre salì sul palco fortemente voluto dai calciatori bianconeri che lo consideravano uno di loro, un amico vero. Da oggi il Regno dei Cieli ha un altro angelo, un angelo che il Signore accoglierà a braccia aperte nel Paradiso e che noi tutti porteremo sempre nel nostro cuore. Ti voglio salutare con una sola frase che spero allevi il mio sconforto: Nessuno muore mai se vive nel cuore di chi resta e tu continuerai a vivere in tutti noi”.