Si è appena concluso il tirocinio formativo degli alunni delle classi quarte del Liceo delle Scienze Umane G. Fortunato di Rionero, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Preziuso e l’Istituto Comprensivo Granata.
L’attività di stage rientra nei percorsi per le Competenze trasversali e l’Orientamento (PCTO) , ex Alternanza Scuola-Lavoro, introdotta dalla legge 107/ 2015, meglio nota come “La buona scuola” e si è articolata in incontri giornalieri, a partire da Dicembre 2020 fino alla prima settimana di Febbraio per un totale di 21 ore complessive, per ciascuna classe.
La collaborazione tra l’Istututo G.Fortunato, diretto dalla Prof.ssa Antonella Ruggeri e gli Istututi Comprensivi di Rionero, rappresentati dai D.S., Prof. Domenico Quatrale (Istituto comprensivo Granata) e Prof. ssa Tania Lacriola ( Istituto comprensivo Preziuso), è ormai ultradecennale e ha consentito a centinaia di studenti, attraverso una osservazione partecipante, di immergersi nell’esperienza educativa dei bambini della scuola dell’infanzia e primaria e dei ragazzi di scuola media.
Le referenti del progetto, insegnanti Raffaella Libutti e Angela Mortella per la Granata e la Prof.ssa Maria Rosaria Pace per l’I.C. Preziuso, hanno svolto un ruolo molto importante sul piano organizzativo, interloquendo costantemente con le docenti referenti del PCTO del Fortunato, prof.sse Anna Stigliani e Adele Campi, e assicurando la buona riuscita dell’iniziativa.
La novità di quest’anno è stata la modalità di svolgimento delle attività di tirocinio, rigorosamente svolte a distanza per gli alunni del Fortunato, che si sono collegati da casa con le aule degli istituti Comprensivi.
L’esperienza dei tirocinanti è stata sicuramente diversa sul piano emotivo e relazionale, rispetto a quella vissuta dai loro compagni delle edizioni passate, ma sicuramente non meno interessante sotto il profilo pedagogico e didattico.
Hanno infatti potuto constatare come la scuola, anche a livello di primaria e secondaria di primo grado, sia stata attraversata da una rivoluzione copernicana sul piano della digitalizzazione.
Gli insegnanti, anche quelli più restii all’uso delle tecnologie, hanno notevolmente migliorato le loro competenze informatiche, che hanno trasmesso ai loro alunni, anch’essi molto disinvolti nell’uso di computer e tablet.
Ciò che sicuramente è rimasto intatto e genuino è l’entusiasmo e la passione educativa delle maestre e dei docenti, ben visibile anche dietro le mascherine e i gli schermi dei pc.