Rosso vivo è il colore del Vulture.
Rosso come il mosto tratto dalle viti locali, nutrite dalla fertile terra vulcanica che le ospita e preservate nelle vigne ultracentenarie dell’azienda Cantine del Notaio.
Sono ben 7 le generazioni che hanno costruito la qualità di questo frutto, colto nei 40 ettari situati tra Rionero, Barile, Ripacandida, Maschito e Ginestra.
Un’eccellenza come poche al mondo, che affonda le sue radici in un’antica tradizione di famiglia e che nell’Ottobre 2018 ha compiuto 20 anni sotto la leadership del dottor Gerardo Giuratrabocchetti.
Era soltanto un bambino quando il nonno lo designò erede della sua terra, quasi a rivelargli, con fare profetico, il futuro che gli sarebbe toccato:
“Avevo 7 anni e mio nonno Gerardo, uomo tutto d’un pezzo, molto legato alle tradizioni, mi indicò ufficialmente quale erede della sua vigna, frutto di un lavoro di famiglia, di un amore speciale per il vino e per la terra.
Ero l’unico nipote a portare il suo nome e, in qualche modo, questo mi rendeva ai suoi occhi il portavoce di un’eredità che non si sarebbe mai dispersa”.
Il segreto del successo, tuttavia, sta nell’impegno, nella ricerca incessante di se stessi, senza demordere o cedere all’inerzia di una presunta predestinazione alla base delle nostre scelte.
Per questo Gerardo, prima di mettersi a capo di un progetto imprenditoriale oggi conosciuto in tutto il mondo, ha affrontato una lunga carriera accademica: la laurea in Scienze Agrarie e la ricerca scientifica (in collaborazione con varie Università italiane) sulle potenzialità enologiche del vitigno considerato il più importante del Sud Italia.
Il grande momento arrivò nel 1998: in concomitanza con il suo quarantesimo compleanno Gerardo, insieme alla moglie Marcella, raccolse la sfida di valorizzare l’Aglianico del Vulture coltivato nella propria eredità:
“Una decisione presa assieme alla mia compagna di vita, senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile.
Lei è stata e continua ad essere una colonna portante, il mio punto fermo in un sogno in corso d’opera.
Lei mi ha affiancato in un salto nel vuoto che non aveva ancora solide radici, le stesse che oggi, invece, sembrano ben attecchite”.
La famiglia è ovunque nel racconto fatto da Gerardo alla nostra Redazione: l’intransigenza del nonno, la forza della moglie e la dignità di un padre, Consalvo, a lui tanto caro, con alle spalle una importante carriera notarile basata su tantissima passione.
A lui è dedicata Cantine del Notaio; è a lui, alla sua professione, che le etichette da essa prodotte devono la loro particolare denominazione: Il Protesto, L’Atto, Il Sigillo, La Firma, Il Repertorio, Il Preliminare, L’Autentica, La Parcella, Il Rogito, Il Passaggio, La Postilla, La Stipula.
Questo perché, come afferma Gerardo:
“Mio padre è stato un Notaio di rilievo a Rionero e in Basilicata.
A mio nonno ho voluto dedicare la realizzazione di una missione da lui assegnatami; a mio padre, invece, ho voluto dedicare la mia azienda, quale testimonianza di un rapporto di stima e rispetto che ho sempre nutrito nei suoi confronti”.
Poi aggiunge:
“La mia volontà troverà concretezza non solo grazie al lavoro degli eredi, ma anche alla competenza dei miei oltre 40 collaboratori.
Loro per me sono un’enorme ricchezza e li considero parte della mia vita quali fidati amici e impeccabili professionisti.
Spero che questo mio progetto vada sempre meglio anche per garantire loro quello che meritano”.
Rendere giustizia all’eccellenza vinicola lucana è solo parte di quello che l’azienda di Gerardo Giuratrabocchetti si prefigge di fare:
“Abbiamo tra le mani un tesoro prezioso, unico al mondo.
Dalla valorizzazione dell’Aglianico del Vulture si può spianare la strada per la riscoperta di un territorio affascinante, dove cultura, turismo, storia, economia sostenibile, ambiente, sole ed energia possono essere le chiavi di volta nell’ambito di una strategia di sviluppo.
Ma bisogna crederci e lavorare, solo così tutto il mondo spalancherà gli occhi su questa terra.
Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, nulla da invidiare alla bellezza del materano.
Il nostro Monte Vulture, i nostri laghi vulcanici, sono un patrimonio incommensurabile, che dovremmo strappare dalla sudicia morsa del degrado.
La sola città di Rionero ha migliaia di cantine sotterranee, un labirinto dal fascino innegabile.
Abbiamo siti straordinari, lo penso davvero.
Il mio lavoro mira anche alla loro rinascita”.
Perché, alla fine, tutto quello che dai ti ritorna indietro e regalare una nuova vita all’intricata ragnatela di cantine che si dirama nel sottosuolo rionerese significa ricevere in cambio un Aglianico dai colori, dai gusti e dai sapori assolutamente unici, premiato nelle sue forme più pregiate, tra cui ricordiamo:
- La Firma Docg 2014 – 4 STELLE DALLA GUIDA “VINIBUONI D’TALIA 2020” – ANNO 2019
- L’Autentica 2017 – 4 STELLE DALLA GUIDA “VINIBUONI D’TALIA 2020” – ANNO 2019
- L’Atto 2018 – 3 STELLE DALLA GUIDA “VINIBUONI D’TALIA 2020” – ANNO 2019
- Il Repertorio 2017 – “TRE BICCHIERI” DALLA GUIDA “VINI D’ITALIA DEL GAMBERO ROSSO 2020” – ANNO 2019
- Il Sigillo 2014 – 4 STELLE DALLA GUIDA “VINIBUONI D’TALIA 2020” – ANNO 2019
- La Firma 2014, Il Sigillo 2013 e Il Sigillo 2012, rispettivamente 93, 93 e 92 PUNTI DAL ROBERT PARKER’S THE WINE ADVOCATE (magazine bimensile che tratta la materia enologia, con sede negli Stati Uniti) – ANNO 2019
- La Firma Docg 2014 – IL MASSIMO PUNTEGGIO, 4 VITI, DALLA GUIDA “VITAE” DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER 2020 – ANNO 2019
- La Firma 2014 – 95 PUNTI DALLA “GUIDA ESSENZIALE AI VINI D’ITALIA 2020” DI DOCTORWINE – ANNO 2019
- Il Sigillo 2012 – 92 PUNTI PARKER – THE WINE ADVOCATE-ANNO 2019
- L’Atto 2018 – 88 PUNTI PARKER THE WINE ADVOCATE – ANNO 2019
- Il Rogito – 2017 84 PUNTI PARKER – THE WINE ADVOCATE – ANNO 2019
- L’Autentica 2016 – MEDAGLIA D’ORO AL CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE 2019 CITTA DEL VINO – ANNO 2019
- Il Sigillo 2013 – MEDAGLIA D’ORO AL CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE 2019 CITTA DEL VINO – ANNO 2019
- La Parcella 2018 e Il Sigillo 2014 – 5 GRAPPOLI AL BIBENDA 2020 DI ROMA – ANNO 2019
Gerardo aggiunge:
“Sono tempi di crescita, non solo per la nostra azienda, ma per tutte quelle del Vulture-Melfese, sempre più vocate alla qualità, all’eccellenza.
Cantine del Notaio, per esempio, quest’anno ha portato a casa un risultato mai raggiunto prima nel nostro territorio: con La Parcella, 1° bianco secco premiato in tutto il Vulture-Melfese, abbiamo sfatato la comune convinzione che la terra che calpestiamo ci regali solo degli ottimi vini rossi”.
Tutto questo è Cantine del Notaio: un cuore pulsante di duro lavoro, amore, costanza, incredibile cura e investimenti che guardano a luminosi orizzonti e si aprono al mondo intero, arrivando in tutta Europa e oltreoceano, fino agli Stai Uniti e al Giappone.
Un succulento acino d’uva che nasce fiero e sprezzante nei vigneti della nostra zona e supera i confini sia nazionali che internazionali, rendendo fieri tutti i cittadini del Vulture-Melfese.