Ancora una volta l’Associazione “I non pendolari di Basilicata” si batte per un servizio di trasporti efficiente.
Diversi sono i problemi delle nostre ferrovie e a pagarne il prezzo è chi, tutti i giorni, è costretto a spostarsi con i treni.
I non pendolari dicono “basta” e chiedono alla Regione investimenti massicci e l’utilizzo adeguato dei fondi stanziati per rinnovare l’impianto ferroviario ormai alla deriva.
Questa la nota di denuncia dell’Associazione:
“Che si tratti di ritardi, soppressioni, pessima gestione dell’informazione a bordo e in stazione, fatiscenza e scarsa manutenzione dei mezzi, oppure tagli applicati e paventati al servizio regionale, i pendolari ogni giorno hanno la netta convinzione di pagare un servizio che di fatto non gli viene reso in modo quantitativamente e qualitativamente accettabile.
A fronte di questa situazione, la Regione Basilicata ha rinnovato un contratto di servizio a Trenitalia che non è stato in alcun modo condiviso con il nostro comitato pendolari, attivo da oltre tre anni e presente su tutto il territorio Regionale.
Desideriamo che la Regione Basilicata comprenda la necessità di lanciare una vera politica del trasporto pubblico e del suo sviluppo, in un’ottica di vera crescita e non di parole alle quali purtroppo non seguono i fatti.
Governo ed Unione europea mettono a disposizione ingenti risorse per sovvenzionare l’acquisto di nuovi treni, parliamo del piano nazionale deliberato dal Cipe (341,15 mln) e del fondo stanziato ad agosto dal Ministero dei Trasporti (10.806 mln), due sovvenzioni importanti e senza precedenti che, unite ai fondi Regionali, consentiranno l’attivazione di un processo massiccio di rinnovamento del materiale rotabile.
Ora la Regione definisca un serio programma di investimenti, in linea con gli obiettivi, e chieda con forza a Trenitalia un pari investimento in nuovo materiale rotabile.
Non vogliamo treni vecchi o rifatti.
Vogliamo nuovi convogli che ci possano garantire un futuro sicuramente più dignitoso”.