Il Vice Sindaco di Melfi, Giovanna Rufino, ha chiesto ieri mattina un incontro urgente con l’assessore alla Sanità Leone per avere chiarimenti sul Punto Nascita dell’Ospedale di Melfi.
Ecco una nota del Comune con i dettagli:
“Il trend di caduta del numero dei parti si è manifestato dal 2012, ma fino al 2018 i precedenti governi nazionali hanno consentito alla Regione Basilicata di mantenere aperto il servizio.
Il riferimento numerico è quello noto dei 500 parti ed è stato fissato dal Governo nazionale, con una intesa della conferenza Stato-Regioni nell’anno 2010.
Dal 2012 a Melfi il numero è sceso sotto i 500, proprio per questo dal 2014 il governo regionale si è mosso per far recuperare i livelli di attività.
La vicenda del punto nascita è da anni all’attenzione della locale amministrazione comunale ed è seguita anche dai comuni dell’area nord della Basilicata cha hanno sempre trovato nella Regione Basilicata massima attenzione che si è tradotta in fatti concreti, cioè in importanti investimenti strutturali e organizzativi per qualificare il servizio.
L’attenzione rivolta a questo servizio si è spinta fino al punto di introdurre la parto-analgesia che ha iniziato a funzionare dal mese di aprile.
Ci si aspetta il mantenimento del servizio, atteso che se dal 2012 al 2017 il governo nazionale e la Regione hanno ravvisato le ragioni per la deroga, ora che c’è un reparto nuovo, il più avanzato in Basilicata, con l’organico potenziato e con il recupero del numero dei parti, la deroga da parte del Governo nazionale dovrebbe essere scontata”.
Poco fa, la consigliera pentastellata, Angela Bisogno, ha annunciato:
“Questa mattina, l’assessore alla sanità, Rocco Leone, e il D.G. del San Carlo, Massimo Barresi, saranno in visita all’ospedale di Melfi per parlare del futuro del Punto Nascita.
Uso volutamente la parola FUTURO perché a seguito dei contatti avuti con il Ministero, che dovrebbe riceverci a Roma per un tavolo tecnico, e con l’assessore alla salute Leone che si è attivato su tale problematica, il Punto Nascita dell’ospedale di Melfi non sarà più a rischio”.