Arte tra femminilità e natura.
Si potrebbe condensare così il percorso di Rosita Nicolaio, giovane 30enne di Rionero (originaria di Sapri), che da anni segue la sua naturale predisposizione: l’amore per l’arte.
Eppure osservando le sue opere il suo è un percorso non destinato ad esaurirsi in due parole – femminilità e natura appunto – ma a navigare verso nuovi orizzonti, rispettando la genuinità di chi fa dell’ispirazione non una semplice passione ma un sentire che travolge l’intera esistenza.
Rosita ha partecipato di recente ad una collettiva a Calitri, classificandosi seconda grazie alle sue due opere esposte.
Rosita, partiamo da Calitri e dalla mostra che ti ha visto protagonista.
“Dal 6 al 20 Agosto presso Borgo Castello si è tenuta una collettiva di pittura incentrata su temi quali il ritratto, il paesaggio e l’astrattismo totalmente rivolta ad artisti meridionali. Nei giorni dell’esposizione il pubblico ha avuto la possibilità di votare l’artista preferito. Io ero presente con due opere, “Mondo interiore” e “Trovarsi“, entrambe vicine al linguaggio dell’astrattismo. Quando mi hanno comunicato la vittoria non potevo crederci, non ero presente a Calitri per cui ho anche faticato a realizzare questa bella notizia”.
Calitri rappresenta l’ultima di una serie di partecipazioni a mostre ed eventi.
“Da diversi anni sto portando la mia arte anche fuori dai confini locali, attraverso una serie di manifestazioni pubbliche e private. Ho partecipato, ad esempio, ad una mostra a Piacenza e attualmente sono in contatto con una galleria di Padova che mi assicura un’ottima vetrina di lancio”.
Qual è stato il punto di partenza di tutto questo?
“Ho frequentato l’Istituto d’Arte a Rionero, specializzandomi nella ceramica, settore che ho approfondito anche negli anni successivi. Tuttavia parallelamente sentivo crescere il richiamo verso il disegno e la pittura, che via via è diventata un’esigenza prioritaria. Così ho cominciato a dipingere e a maturare una nuova consapevolezza di me artista. Certo non ho abbandonato l’arte applicata, oltre alla ceramica svolgo anche altri lavori di artigianato. Ma la pittura è il mio punto d’arrivo più importante”.
Prima si parlava di astrattismo quale linguaggio essenziale delle tue opere.
“L’astrattismo mi consente ulteriori spazi di rappresentazione, di comunicazione. Talvolta associo immagini come la donna e gli alberi e dalla loro fusione nasce una donna-albero dai molteplici significati. Ma anche il cielo notturno con la luna è un altro motivo che amo molto dipingere. Se dovessi pensare ad un punto di riferimento direi Van Gogh, non solo da un punto di vista artistico ma anche per il suo particolare vissuto. Alcuni critici mi accostano invece a Dalì e al Surrealismo”.
E sei d’accordo?
“Con Dalì forse meno mentre con il Surrealismo direi che abbiamo molto in comune”.
L’arte è una predisposizione però capita di avere buoni geni in famiglia.
“Mio padre e mio fratello sono musicisti, quindi in famiglia c’è una vocazione molto ampia all’arte. Ho anche uno zio che dipinge. Ma alla fine io ho sviluppato un’arte personale in maniera autonoma. Dopo l’istituto d’arte ho frequentato alcuni corsi di formazione ma l’esperienza da autodidatta è stata fondamentale”.
Hai un metodo preciso di accostamento alla tela?
“Lavoro nella mia stanza-studio, talvolta mi siedo e rifletto un po’ su cosa voglio creare. Disegno dei bozzetti per imprimere l’idea ed evitare che essa vada via. Il più delle volte è la notte a portarmi consiglio, quindi ho sempre un foglio e una matita a portata di mano”.
Se fare arte significa anche spingere il proprio sé alla ricerca di un’essenza, di una immagine potente e di un mondo interiore, allora Rosita Nicolaio ha centrato l’obiettivo.
E noi le facciamo i migliori auguri per un percorso sempre più in ascesa.
Di seguito le foto della mostra di Calitri con in dettaglio le opere.