“Regioni ed enti locali fisseranno con una propria delibera le regole per cancellare in automatico le mini cartelle e consentire ai loro cittadini di poter aderire alla rottamazione delle cartelle“.
Come riporta quifinanza “È quanto previsto da un paio di emendamenti di Lega e Fratelli d’Italia riformulati dal governo al decreto bollette (dl 34/2023) e approvati nella notte tra martedì e mercoledì dalla commissione Finanze della Camera che prevedono lo stralcio parziale dei debiti fino a 1.000 euro e rottamazione quater possibile anche nei comuni che riscuotono in proprio o affidano il recupero dei loro crediti ad agenti della riscossione privati.
Cosa cambia
I due correttivi prevedono che lo stralcio automatico dei debiti fino a mille euro e la rottamazione quater si applicano anche nei comuni, nelle regioni e nelle province che riscuotono in proprio o affidano il recupero di tasse e multe non pagate dai contribuenti ad agenti della riscossione privati iscritti all’albo del ministero dell’Economia.
Fino ad oggi la nuova rottamazione e lo stralcio delle cartelle erano possibili solo per i debiti affidati all’agente della riscossione pubblico, in sostanza quelli recapitati ai cittadini a mezzo ruolo dall’Agenzia Entrate Riscossione.
Il ruolo di sindaci e governatori
Saranno comunque i sindaci, i governatori e le stesse province a fissare le regole della definizione agevolata.
Con una delibera ad hoc saranno indicati il numero di rate e la relativa scadenza, le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di aderire alla definizione agevolata, i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi.
Nuovo calendario
Frattanto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto uno slittamento delle tempistiche della rottamazione quater.
Il nuovo calendario per i contribuenti prevede uno slittamento della scadenza dal 30 aprile al 30 giugno 2023 per provvedere a presentare l’istanza di adesione alla definizione agevolata dei carichi pendenti, che sono stati affidati ai vari agenti della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022.
Gli altri emendamenti approvati
Un altro emendamento riformulato, approvato dalle Commissioni, prevede la possibilità di garanzia diretta dell’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) per i finanziamenti a micro, piccole e medie imprese agricole e della pesca finalizzati alla “realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile” fino a 250mila euro.
Ok anche 10 milioni aggiuntivi (le risorse salgono così da 25 a 35 milioni) al settore sportivo per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia.
È stata invece ritirata la proposta di incentivi per riportare i cervelli in fuga in Italia in particolare quanti hanno famiglie numerose, ritenuta dal ministero dell’Economia e delle Finanze troppo onerosa”.