SAN FELE: DANNO BUCA AL CONSIGLIO COMUNALE COME SEGNO DI PROTESTA! ECCO COSA È SUCCESSO

I consiglieri Comunali Vitantonio Carriero, Gianmario Masi, Vittorio Faruolo, Giovanni Carnevale, del gruppo l’Alternativa di San Fele annunciano che non hanno partecipato ai lavori del Consiglio comunale in programma oggi pomeriggio alle 16:30.

In una nota i consiglieri hanno dichiarato:

“Non parteciperemo in senso di protesta verso questa amministrazione.

Non parteciperemo a quello stanco ed ormai inutile rituale che, per volere del sindaco Sperduto, è diventato il consiglio comunale.

Abbiamo sempre pensato che l’aula consiliare dovesse essere il luogo del dibattito e della democrazia ma l’esperienza degli ultimi anni, l’atteggiamento del sindaco e dell’intera maggioranza ci ha fatto cambiare idea.

In tutti i consigli svolti in questi quasi tre anni abbiamo cercato di stimolare un dialogo con la maggioranza, magari aspro, criticandone quando lo ritenevamo necessario i deliberati, e appoggiandone, quando lo ritenevamo convincente, gli obiettivi, come nel caso dell’adesione al Parco Regionale del Vulture.

Abbiamo, quando ritenuto necessario portare a discussione progetti di sviluppo della nostra comunità, partendo da quell’enorme fenomeno delle Cascate di San Fele (per il quale in tre anni nulla è stato fatto), fino ad arrivare alla gestione dei patrimonio boschivo, alla valorizzazione dei prodotti tipici, alla promozione delle attività culturali.

 Abbiamo tentato di portare la discussione dalla mera ratifica di punti all’ordine del giorno, al confronto sullo sviluppo e sulla visione futura della nostra comunità.

Tutto è stato inutile.

Consiglio dopo consiglio in questi anni ci siamo trovati di fronte ad un muro di vacuità amministrativa.

Ci spiace  che in questa opera di distruzione della democrazia, Sperduto sia sempre più coadiuvato da una maggioranza consenziente ed a volte anche prona.

Concentrata anch’essa sulla preservazione de sè stessa piuttosto che sul da farsi. Ci spiace poiché tutta la comunità continua a pagarne il dazio. Ma tant’è. Ne prendiamo atto ed oggi non parteciperemo al consiglio, oggi non ricopriremo il ruoli di ratificatori dell’inutilità di questo consiglio e di questa amministrazione.

Oggi protesteremo affinché qualcosa cambi. 

Affinché il consiglio comunale torni a riappropriarsi della propria dignità e sia finalmente garante della democrazia.

Oggi non parteciperemo alla discussione sull’ovvio, sulla ordinarietà di punti strettamente amministrativi. Oggi protesteremo!”