Ritorno alla normalità.
La quinta elementare di San Fele (PZ) con il musical “Aggiungi un posto a tavola” saluta le sue maestre.
“Vorrei squarciare questo velo bianco del cielo/…e sconfiggere i mostri/ e sussurarti piano all’orecchio/ non preoccuparti/ non preoccuparti…”
E subito dopo “ Se fosse un’orchestra a parlare per noi/Sarebbe facile cantarsi un addio/Diventare adulti sarebbe un crescendo/Di violini e guai…/ Metti un po’ di musica leggera ../Anzi leggerissima…”
Con “Don’t Worry “ di Boomdabash e” Musica leggerissima” di Colapesce, Donato,Barbara, Maria Ida, Michela, Simona, Marina, Manuel, Erica, Nicolas, Lorenzo, Martino, Martina,Cristina, Gabriel, gli alunni della quinta elementare di San Fele, hanno accolto genitori e parenti, il sindaco e l’assessora all’istruzione, le maestre e i professori.
Con loro il presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza che ringrazia per gli oltre 150 euro che gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado hanno raccolto per la campagna di vaccinazioni che l’Unicef porta avanti nei paesi poveri perché “Nessuno si salva da solo.
La quinta ha presentato il musical “Aggiungi un posto a tavola” sabato 5 giugno, alle 17,00, per festeggiare la fine del loro percorso nella scuola primaria.
Il campetto esterno è illuminato da sole e colorato con palloncini, disegni, festoni.
Lo spazio esterno è ampio accogliente e sono rispettate tutte le misure anticovid e finalmente si ricomincia, si dà un segno di ritorno alla normalità.
Il team delle maestre si è diviso i compiti: Carmen Graziano cura voci, musica e danze alle console audio, e alla regia Gerardina Tronnolone, con la collaborazione delle colleghe Stefania Barrese e Maria Linda Gioiosa.
L’emozione è palpabile e si scioglie con le prime canzoni.
E si canta l’amicizia..”E’, l’amico /una persona schietta come te/che non fa prediche/che non ti giudica/fra lui e te è divisa la stessa anima..” E si racconta di un piccolo paese nel quale Dio annuncia un nuovo “Giudizio universale” e bisogna costruire un’arca. Allora…” Aggiungi un posto a tavola/che c’è un’amico in più/se sposti un po’ la seggiola/stai comodo anche tu..” E tra mille difficoltà, malintesi..l’arca si costruisce perché finalmente si trova il legname disponibile.
Al termine grandi applausi e sorrisi di soddisfazione di maestre e ragazzi che con una filastrocca ringraziano a turno: “ Care maestre vedete come siamo cresciuti?/ E’ arrivato il momento dei saluti/ Il tempo passa, il tempo vola..” e dicono che sono cresciuti e che “ In presenza e a distanza non ci è mancata la vostra vicinanza, /anche dentro a un pc/lontano da qui…” .
Perché la scuola è una palestra e le maestre i direttori d’orchestra che hanno “supportato e sopportato i loro piccoli per cinque anni interi, felici di insegnare cose nuove, con dolcezza e amore, aiutandoli a crescere bene… piccoli uomini e piccole donne che vogliono tanto bene alle loro maestre che non dimenticheranno mai.
Anche le maestre ringraziano i loro piccoli e le famiglie che, commosse hanno per ognuna di loro e per la vicepreside instancabile Maddalena Girardi omaggi floreali.
Augurano a ciascuno e a ciascuna:
“Un futuro luminoso, ricco di fortuna e pieno di soddisfazioni…Siate sempre voi stessi e dite sempre la verità.
Auguri, ad maiora”.