Continua a far notizia il cosiddetto “problema dell’acqua” relativo alle sospensioni idriche che interessano ormai da tempo l’abitato di San Fele. Un paese che, in senso positivo, fa acqua da tutte le parti (vedi l’ormai acclamato successo dell’attrattore turistico Cascate di San Fele), tranne nei rubinetti dei cittadini.
Sabato 21 Ottobre si è tenuto il Consiglio Comunale e tra i punti all’ordine del giorno è stata presentata un’interrogazione del Consigliere Comunale di minoranza Gianmario Masi, del Gruppo Consiliare L’Alternativa, avente ad oggetto: “Disservizi idrici nell’abitato di San Fele – Motivazioni, chiarimenti e provvedimenti”.
Questa l’istanza del consigliere Masi:
“Ho presentato questa interrogazione per chiedere al Sindaco le motivazioni e i provvedimenti da intraprendere per far fronte al problema, perché è ormai da Agosto che l’abitato di San Fele è interessato da gravi disagi dovuti alla sospensione idrica e questa situazione è inimmaginabile, ci siamo rotti, il servizio va ripristinato.
In più ho chiesto di mettere a conoscenza la cittadinanza sull’esito dell’incontro tenutasi Lunedi 16 Ottobre tra Acquedotto Lucano e Comune di San Fele, dove ho partecipato come rappresentante dell’opposizione”.
Le risposte arrivano dal Vice Sindaco Pierri e dal Sindaco Sperduto che leggono la relazione sulla riunione tecnico-operativa inviata dall’ingegnere Nardozza di Acquedotto Lucano, che motiva come causa del problema la bassa piovosità e quindi la carenza di acqua nelle nostre sorgenti.
Ma il consigliere Masi non è convinto:
“Credo sia stato omesso qualcosa e che il problema sia altrove.
Come azione migliorativa immediata, come si evince nella nota dell’ingegnere, si procede con la sospensione idrica dalle ore 21:00 alle ore 6:30 e quindi qualche ora più tardi rispetto alle precedenti.
Su questo punto, in qualità di Vice Presidente, ho svolto le funzioni di Presidente del Consiglio Comunale (dato che il Presidente Grottola si è dovuto assentare) e mi sono permesso, vista l’importanza della tematica, di allargare la discussione a tutti i Consiglieri, e di rivolgere un appello all’intero Consiglio chiedendo di farsi carico della problematica e di fare le dovute pressioni al fine di risolverla, la gente vuole risposte e la politica ha il dovere di dargliele.
Poi oltre al disagio per la mancata erogazione del servizio, si pensa anche al danno economico causato visto che si pagano le bollette al 100% ma se ne è usufruito forse al 50%. Per non parlare dei giri d’aria che si hanno nei contatori quando ogni mattina viene riaperto il serbatoio”.
È intervenuto poi per l’opposizione il Consigliere Faruolo (Gruppo Consiliare L’Alternativa) che ha accusato l’amministrazione di sudditanza nei confronti di Acquedotto Lucano mentre il Consigliere Carriero (Capogruppo L’Alternativa) ha aggiunto che questo paese sta scontando decenni di fallimenti della politica ed oggi ne paga le conseguenze.
I consiglieri promettono di seguire ogni giorno la questione e verificare se gli impegni presi dall’Acquedotto e dall’Amministrazione saranno rispettati.
Inoltre è stato messo a verbale dalla Segretaria Comunale la richiesta del consigliere Masi di inviare alla Regione Basilicata, alla Prefettura di Potenza e ad Acquedotto Lucano, il resoconto della discussione e degli interventi e quindi la copia della delibera di questo punto con tutti gli atti allegati.
Masi ha infine sollecitato il Sindaco di comunicare con la cittadinanza per mettere a conoscenza tutti delle situazioni che riguardano l’intera comunità, non dimenticandosi, quando ci sono i problemi, di essere il Primo Cittadino.