La statua lignea di Santa Filomena, dopo un meticoloso e accurato lavoro di restauro, operato da un team di esperti guidati dalla Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata con sede a Matera, è ritornata nella Chiesa della Ss. Annunziata, ubicata in San Fele in piazzale Marconi.
La Statua, capolavoro policromo, datato 1800 – 1899, alta 135 cm, è di ignota attribuzione.
Secondo gli esperti, si tratta di un’opera di bottega di area meridionale, forse napoletana.
Segnata dal tempo e gravemente danneggiata dal sisma del 1980, era stata affidata alla Soprintendenza per il suo recupero.
L’intervento di restauro ha richiesto un lungo e certosino lavoro, che ha previsto diverse fasi.
Come risulta dalla scheda tecnica, questo si è concentrato dapprima sulla pulitura della scultura, per rimuovere decenni di polvere corrosiva e vari strati di ridipittura, per evidenziare i colori originali.
Ha fatto seguito il trattamento antitarlo e il rifacimento di parti della struttura lignea danneggiati, per poi passare ad un preciso e delicato ritocco pittorico.
La figura di Santa Filomena rimane avvolta nel mistero per mancanza di riferimenti storici precisi sulla sua vita.
Si sa che nacque il 10 Gennaio di un ignoto anno del III secolo d. C. Era figlia di un re greco che la inviò a Roma all’età di 13 anni, per negoziare la pace con l’imperatore.
Dopo essere stata costretta a sposarsi e a rinunciare alla sua fede, fu uccisa durante la persecuzione dei Cristiani
sotto l’imperatore Diocleziano.
Secondo la leggenda, fu colpita da frecce e poi gettata in mare con un’ancora al collo.
Si dice che sia miracolosamente sopravvissuta a tutte queste torture, motivo per cui fu infine decapitata.
La Santa, nonostante la sua giovane età, risplende nel mondo tra i più grandi Santi del cristianesimo.
L’Amministrazione Comunale spiega:
“È molto sentita la venerazione verso di Lei anche nel nostro paese e molte donne portano il Suo nome.
La devozione popolare guarda a Lei come alla Santa dei miracoli, desiderosa di comunicare la speranza e la gioia della fede.
Santa Filomena è la protettrice dei bambini, dei giovani e delle madri in attesa.
Ciò che colpisce nella Statua è la plasticità delle vesti riccamente decorate con motivi floreali.
Mancano gli attributi, che sono di solito presenti nelle altre effigie della Santa: il ramo di palma, simbolo del martirio, i gigli per sottolineare la sua purezza, ma anche l’umiltà e la semplicità di una vita, la freccia e l’ancora che rappresentano l’agonia.
Le sue mani protese a reggere qualcosa fanno comunque pensare che originariamente questi simboli erano esistenti e che poi siano andati perduti.
Domenica 2 febbraio 2025 la cerimonia ufficiale per il ritorno del simulacro della Santa nella Chiesa della Ss. Annunziata.
La Statua sarà collocata sul lato sinistro dell’Altare Maggiore.
Per motivi di sicurezza e in considerazione del suo alto valore, sarà protetta da un sistema di allarme”.
Il parroco don Michele ha così commentato:
“Si tratta di un altro tassello nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio religioso, storico–artistico e culturale che impreziosisce la nostra Chiesa.
Santa Filomena ci può aiutare a non interrompere il nostro dialogo con Dio e a rivolgerci a Lei secondo le necessità del momento che stiamo vivendo.
Ci sia maestra e modello di preghiera e interceda per noi per quanto ci sta a cuore”.
Il Comune di San Fele conclude:
“Don Michele ha poi ricordato a tutti noi che abbiamo il dovere di conservare i beni che i nostri avi ci hanno consegnato, per tramandarli alle future generazioni.
Plausi e ringraziamenti vanno al nostro dinamico parroco, perché è proprio grazie al suo interessamento che questo meraviglioso Simulacro ligneo, dopo anni di oblio è ritornato alla devozione della sua gente.
Lo ringraziamo ancora per la meticolosa attenzione prodigata per la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico delle nostre Chiese, perché lo animano una forte motivazione e finalità di avvicinarsi al mistero di Dio e di avvicinare i credenti alla contemplazione e alla preghiera”.
Ecco alcune foto della cerimonia.