Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa ad opera di FIM UILM FISMIC UGLM AQCF sulle 17 settimane di cassa integrazione previste per i lavoratori dello Stabilimento Stellantis di Melfi (PZ).
Ecco quanto riportato nel comunicato integrale:
“Il 7 Dicembre scorso, FCA comunicava che il 3° turno per la Jeep Compass e per le ibride sarebbe partito il 15 Febbraio.
Pertanto, dal 4 Gennaio al 14 Febbraio, sarebbe stata utilizzata la cassa integrazione per gestire i lavoratori temporaneamente in esubero da ricollocare sul 3° turno di Compass e ibride nonché per formarli alle nuove lavorazioni.
Il 3° turno non è mai partito e l’azienda ha continuato a prolungare la cassa integrazione, senza interruzioni.
Da inizio Gennaio, tutti i giorni oltre 1.000 lavoratori sono in cassa integrazione.
Inoltre, ci sono state delle fermate per settimane intere per Compass e ibride e alcune collettive che hanno coinvolto tutti i 7200 lavoratori dello stabilimento Stellantis di Melfi (PZ).
Abbiamo chiesto incontri locali e un incontro a livello nazionale, in data 5 Marzo 2021, per chiarire il futuro dello stabilimento di Melfi (PZ), ma ad oggi o non ci sono stati o sono risultati infruttuosi.
Invece oggi l’azienda ha prorogato ulteriormente la cassa integrazione fino al 2 Maggio: sono ormai 17 le settimane consecutive di cassa integrazione!
Ora basta!
E’ evidente che il problema dello stabilimento Stellantis di Melfi (PZ) non è solo congiunturale.
Certamente ci sono le ricadute della pandemia Covid sul mercato dell’auto e sulla fornitura di componenti (semiconduttori).
Ma non può essere solo questo.
Il problema appare ben più grave e probabilmente prelude a interventi di tipo strutturale, nell’organizzazione dello stabilimento e nel sistema di forniture dell’indotto, così come già si vocifera.
Temiamo che sia una vera e propria strategia di ridimensionamento dello stabilimento Stellantis di Melfi (PZ).
Ma vorremmo dir sin da subito che Melfi (PZ) e il suo indotto non si toccano, a Melfi (PZ) non si può perdere nessun posto di lavoro.
Non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità, come rappresentanti dei lavoratori e come organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro.
E proprio per questo chiediamo rispetto e non accettiamo ulteriori dilazioni per chiarire la situazione e adottare le misure necessarie, che tutelino però anche i lavoratori e i livelli occupazionali, nello stabilimento Stellantis e nell’indotto.
Non accetteremo un ridimensionamento della realtà industriale di Melfi.
Pertanto, nella tarda serata è stato già convocato il consiglio della RSA Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr dello stabilimento Stellantis di Melfi (PZ) che avvierà, al termine della giornata odierna, la procedura di raffreddamento per prevenire e risolvere i conflitti collettivi; un percorso che prevede anche un livello nazionale di confronto tra le parti, oggi più che mai opportuno e dirimente.
È arrivato il momento di fare chiarezza con la massima unità e coinvolgimento di tutti i lavoratori“.