Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi aprendo in Consiglio regionale il dibattito sulla vicenda dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi (PZ):
“La lettera con la quale ho voluto personalmente investire il Presidente del Consiglio Draghi sottoponendogli l’urgenza e la gravità della situazione, è anche la sintesi del confronto che vi è stato con i sindacati, non solo sulla vicenda dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi, ma anche su quello che per noi è parimenti importante dell’intero indotto.
Deve essere chiaro a tutti che il governo regionale non intende deflettere di un millimetro dal mantenimento della mission che è stata alla base della nascita di quel polo industriale.
Tante, troppe volte, il Mezzogiorno e la Basilicata, in particolare, sono stati sacrificati a favore di altre aree del Paese o addirittura vittime di delocalizzazioni selvagge.
Perché se è vero che vi è una totale autonomia dell’impresa privata, è pur vero che questa impresa ha goduto, nel passato e nel presente, di cospicui finanziamenti pubblici che ne hanno permesso, nel corso degli anni, il suo stesso mantenimento in vita.
Ed è per questo ed anche per aver sottoscritto piani di investimento e sviluppo che hanno fatto di pezzi dell’industria lucana comparti all’avanguardia del sistema produttivo nazionale, che ritengo che questa sfida non può e non deve essere persa.
Confido molto nell’intervento del governo nazionale che ha saputo tutelare interessi del sistema Italia.
Noi d’altro canto, abbiamo dato, come ho detto, non solo ampia disponibilità ad una trattativa seria con l’azienda, ma abbiamo anche voluto investire sull’innovazione.
Innovazione che per noi significa dare futuro e stabilità alle nostre nuove generazioni.
Su questo mi sento di dire che abbiamo condiviso, non solo con i sindacati, ma anche con la parte più illuminata dell’imprenditoria lucana, questo modello di una piattaforma comune.
Si tratta ora di mobilitare – e sono certo che ognuno lo saprà fare per la sua parte – l’intera comunità lucana perché ci troviamo di fronte non solo ad una fabbrica produttiva, ma ad una scommessa importante per l’intero tessuto industriale italiano.
Il governo regionale ritiene che il manifatturiero sia un asse importante, insieme al turismo e all’agroalimentare.
Un comparto sul quale vogliamo continuare ad investire in termini di innovazione e qualità.
Ed è per questo che proprio ragionando sul PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), riteniamo che sia indispensabile che alla Basilicata e al Mezzogiorno d’Italia, vengano garantiti i fondi promessi per implementare o costruire le infrastrutture necessarie che sono il pane della nostra crescita.
Ed è per questo che, nei giorni scorsi, ho scritto una nota in sostegno all’opera del ministro per il Mezzogiorno on. Carfagna che ha ribadito la necessità di garantire i finanziamenti fin qui promessi.
L’Italia avrà questa enorme massa di denaro proprio per le condizioni di estremo ritardo in questa parte del Paese.
Non ci sono altri motivi per cui la Commissione Europea ha deciso di finanziare in maniera così cospicua l’Italia e non ci sono altre logiche, né industriali, né economiche perché tutto questo non avvenga nella misura sin qui considerata.
Quindi il confronto con Stellantis deve essere necessariamente inserito in quello più vasto di un progetto di industrializzazione del Mezzogiorno che non sia frutto di emergenze occupazionali ma al contrario che punti ad una crescita costante e duratura del Paese intero.
Ora su questo ci possono essere opinioni diverse sul metodo ma non credo che ve ne siano sul merito. Lo sforzo che questa Assemblea è chiamata a fare è quindi un ragionamento che parta da questa vicenda per costruire opportunità per il futuro, non solo dei nostri giovani, ma anche di coloro che oggi sono impegnati in questi comparti.
Per questo credo che la vicenda della fabbrica di Melfi e dell’intero comparto, possa e debba essere la cartina di tornasole di come il sistema Italia vorrà affrontare le sfide della post pandemia.
Da parte del governo regionale c’è, e ci sarà, tutto l’interesse a costruire tavoli di confronto per impedire il depauperamento del nostro tessuto industriale.
Questo è l’impegno che mi sento di prendere con voi, questo è l’impegno che prendo con i miei concittadini.
E sono sicuro che anche nel momento difficile, come quello che stiamo attraversando, troveremo insieme soluzioni adeguate”.