“Sono giorni difficili, preoccupanti per chi vive la condizione incredibilmente complessa che si sta vivendo nella fabbrica più importante della nostra regione.
Stellantis è una ricchezza per la Basilicata, ma è del tutto evidente che il passaggio all’elettrico, e gli obiettivi della transizione ecologica, se gestiti senza una visione attenta ai lavoratori comporterà danni incalcolabili“.
Lo sostiene il consigliere regionale della Lega Gianuario Aliandro che aggiunge:
“Bene il potenziamento infrastrutturale nell’area di San Nicola di Melfi, ma favorire le condizioni migliori per la permanenza di Stellantis e del suo sostanzioso indotto, non mette al riparo dalle scelte aziendali in capo alla nuova proprietà francese che preoccupano gravemente i lucani.
Sono ore di scioperi, di richieste di aiuto, che non possiamo ignorare, come istituzioni, ma prima ancora come uomini e padri che hanno la paura di vedere la sicurezza della famiglia venir meno.
Parlare di esodi e reimpieghi in altre realtà non può non preoccuparci, tenuto conto di quello che muove attorno a se Stellantis a Melfi.
I bonus uscita e la ricollocazione lavorativa, seppur in accordo con parte dei sindacati, se da un lato hanno mitigato parte degli effetti in specie per chi era prossimo alla pensione, dall’altro non hanno risolto la condizione di incertezza di chi non sa dove verrà reimpiegato e che al momento patisce una riduzione sostanziosa delle ore settimanali di lavoro con conseguente impatto sulla retribuzione.
Navigare a vista è l’espressione che rende in modo inequivocabilmente chiaro quello che sta vivendo chi lavora in Stellantis, a Melfi e nel resto degli stabilimenti italiani.
Oggi è il momento in cui Regione e Governo, indipendentemente dalle sollecitazioni dei sindacati, trovino una soluzione definitiva , che seppur nel rispetto degli obiettivi ambientali europei, non penalizzi le famiglie italiane e lucane che vivono grazie all’industria automobilistica, fiore all’occhiello del Made in Italy.
I tempi, i modi, l’utilità del passaggio così repentino all’elettrico, devono essere oggetto di ulteriori approfondimenti.
Non si può parlare di esuberi incontrollati e non gestiti, in un’epoca storica in cui il costo della vita sta aumentando a dismisura.
Non ci sarà giorno in cui il nostro impegno politico non debba essere teso a risolvere il problema di ogni singolo operaio ad oggi impiegato in Stellantis.
Lo dobbiamo a chi ha costruito il proprio futuro in Basilicata, a chi ha scelto quello che sembrava fino a ieri un colosso industriale garanzia di solidità economica e che oggi invece è motivo di preoccupazione, che deve essere condivisa da tutta la politica lucana e non solo da chi è vittima incolpevole di un mutato scenario economico”.