È terminato il primo incontro organizzato dalla Fim Cisl a San Nicola di Melfi dedicato alle prospettive del polo automobilistico lucano.
Oggi è stato il turno dei rappresentanti sindacali di Stellantis, mercoledì 24 toccherà al collettivo dell’indotto.
Il dibattito si è svolto principalmente sui cinque nuovi modelli elettrici che verranno realizzati a partire dal 2025/2026 nello stabilimento di Melfi.
Al centro della discussione anche il rinnovo del contratto di solidarietà in scadenza tra meno di un mese, il 4 agosto, la situazione organizzativa e produttiva, la salute e sicurezza nelle unità produttive dello stabilimento, fino alle problematiche che interessano l’area industriale nel suo complesso, con particolare attenzione alla viabilità e alla sicurezza stradale.
Dai delegati della Fim Cisl dello stabilimento Stellantis è arrivato un invito alle istituzioni locali e nazionali ad accelerare i tempi su accordo di programma e area di crisi complessa.
Non è mancato un passaggio sulla notizia diffusa nei giorni scorsi da Stellantis che estende il sistema di propulsione ibrida a un numero maggiore di modelli per soddisfare la domanda dei clienti europei.
Notizia ripresa positivamente dal segretario generale Gerardo Evangelista che ha insistito sulla unicità dello stabilimento lucano:
«L’incertezza che aleggia sul mercato delle auto elettriche ci porta a pensare che la soluzione è produrre in versione ibrida tutti i modelli elettrici già assegnati alla fabbrica lucana in ragione del fatto che l’impianto di Melfi è in grado di produrre sia auto completamente elettriche sia vetture ibride.
Infatti, con le motorizzazioni ibride, per le quali la domanda di mercato è significativa, i volumi produttivi dello stabilimento di Melfi potranno consolidarsi e crescere, dando un valido supporto e sostegno al passaggio alle auto elettriche, garantendo allo stesso tempo l’occupazione», ha spiegato il segretario della Fim Cisl.