Sul superbonus i giochi non sono ancora chiusi.
Come riporta today: “Ad aprire a una proroga per i condomini che si trovano già a buon punto con i lavori è il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, uno dei relatori della legge di bilancio, che ha ventilato l’ipotesi di inserire la misura in un decreto ad hoc da varare entro fine anno (e non dunque all’interno della manovra).
La proroga non riguarderà tutti, anche perché la maggioranza ha tutte le intenzioni di confermare la deadline già stabilita dal governo Draghi.
Il che vuol dire che dal 1° gennaio 2024 la percentuale da portare in detrazione scenderà dal 90 al 70% per poi attestarsi al 65% nel 2025.
Il governo non intende neppure concedere ulteriori deroghe per gli edifici unifamiliari (che saranno esclusi dal bonus) né contemplare di nuovo la possibilità di ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura.
Perché allora si parla di una nuova proroga?
In sostanza l’ipotesi allo studio sarebbe rivolta in primis ai condomini che avevano inviato la delibera di inizio lavori entro la fine dello scorso anno e a cui era stato concesso di ottenere la detrazione al 110%.
Sarebbero quasi 20mila le imprese che non sono riuscite a ultimare i lavori entro la fine del 2023.
Per i condomini beneficiari il rischio è di dover pagare una parte dei lavori perché da gennaio il rimborso scenderà al 70%.
L’ipotesi di cui si parla insistentemente nelle ultime ore è quella di concedere uno “stato di avanzamento lavori” Sal straordinario a fine anno per certificare i lavori fatti nel 2023 garantendo la detrazione al 110%.
Per quanto i dettagli del provvedimento non si conoscano, è lecito immaginare che la proroga scatterà solo a determinate condizioni e per chi è già a buon punto con i lavori.
Inizialmente il governo aveva chiuso alla possibilità di un’ulteriore proroga di 2 mesi per permettere di ultimare i lavori alle imprese “ritardatarie”, ma ora l’ipotesi di un compromesso (non troppo oneroso per i conti pubblici) si sta facendo sempre più concreta.
‘Queste giornate ma soprattutto queste ultime ore sono state un momento di confronto con il governo, con tutti i ministeri ma soprattutto con il Mef’ ha fatto sapere il senatore di Fdi Guido Liris.
‘Abbiamo affrontato più volte il tema del Superbonus.
L’ipotesi su cui da subito ho lavorato è quella del Sal straordinario, senza proroghe e senza onerosità sul 2024, che andava incontro ai paletti messi dal Mef.
Può essere calzante e vedere la luce fissando il limite al 31 dicembre’ ha aggiunto il relatore nella manovra.
‘E può esserlo entro la fine dell’anno, non per forza nel Milleproroghe che potrebbe creare difficoltà. C’è l’ipotesi di un provvedimento ad hoc, un decreto legge del governo’.
Il senatore ha aggiunto che il ‘Sal straordinario o se vogliamo chiamarlo massimalizzazione dei lavori può essere una delle soluzioni.
C’è un’apertura in questa direzione sui condomini sicuramente, vediamo per il resto’.
Si parla dunque di un decreto ad hoc, anche perché se la misura venisse inserita nel Milleproroghe arriverebbe fuori tempo.
Sembra invece esclusa la possibilità di un emendamento alla legge di bilancio”.