Il Codice della Strada dovrebbe subire delle modifiche secondo Santo Puccia, primo dirigente della Polizia stradale.
Esse andrebbero apportate nella sezione che si occupa delle sanzioni rivolte a coloro che utilizzano lo smartphone alla guida.
Nel corso di una audizione davanti alla Commissione Trasporti della Camera, Puccia ha dichiarato:
“La principale causa degli incidenti stradali è la distrazione e l’uso improprio di smartphone e altri dispositivi rappresenta la prima causa di distrazione.
Una modifica normativa che preveda la sospensione e il ritiro della patente alla prima violazione va incontro all’esigenza di essere sempre più efficaci nel contrasto a questo comportamento pericolosissimo”.
Intervenire drasticamente sin dal primo sgarro, dunque, senza concedere seconde possibilità.
Attualmente, come confermato dall’articolo 173 del codice della strada, gli automobilisti sorpresi a guidare con il cellulare rischiano una sanzione amministrativa che va dai 161 ai 647 euro, anche nei casi in cui il guidatore sia fermo allo stop o al semaforo.
La sospensione della patente di guida, invece, è prevista quando l’automobilista viene beccato nuovamente al volante con il cellulare nei successivi due anni dalla prima infrazione.
Questa, ha detto il primo dirigente:
“si è dimostrata poco efficace come deterrenza.
l’incremento delle violazioni è continuo e costante: lo sforzo nel contrasto è fortissimo, ma si tratta di un elemento di trasgressione diffusissimo e difficile da contenere.
Ecco perché riteniamo che lo ‘spauracchio’ del ritiro della patente alla prima violazione potrebbe funzionare come deterrente, e ingenerare quell’effetto virtuoso ottenuto a suo tempo con la patente a punti”.
Cosa ne pensate?