Chi l’avrebbe mai detto che, sin dagli inizi degli anni ’30, i destini di due persone si sarebbero intrecciati indissolubilmente.
Si tratta di Consalvo Giuratrabocchetti e Amalia Anastasia e della loro storia d’amore trasmessa lo scorso 3 Gennaio a “Non ho l’età”, programma Rai Tre che racconta i nuovi amori di quarantacinque coppie over sessanta di ogni ceto sociale, di grandi città e di minuscoli paesini, dal nord al sud dell’Italia.
Non ho l’età è una mappatura sentimentale degli italiani nati tra gli anni Venti e Cinquanta; un un mezzo per raccontare il secolo che abbiamo alle spalle, tra le guerre mondiali, la ricostruzione, il boom economico, la contestazione e la crisi economica dei nostri giorni, attraverso le testimonianze dei suoi protagonisti.
La storia di Amalia e Consalvo, entrambi nati a Maschito intorno agli anni ’30, infonde fiducia e conforto per quanto è bella.
Lei, figlia di madre concertista e padre appartenente ad una famiglia di agricoltori e professionisti (generali e insegnanti).
Trascorse la sua infanzia e giovinezza in un collegio di Napoli, per poi trasferirsi in età adulta a Chiaromonte, dove, con il suo consorte di allora, mise al mondo tre bambini.
Fu grande lavoratrice, si spese tanto non solo per i suoi cari, ma anche per la comunità come presidente Unicef e socia Fidapa.
Lui, cresciuto in una famiglia molto umile, composta da una madre di nobili origini e un padre agricoltore.
Tra carriera militare e studi in Giurispudenza, ottenne il suo riscatto sociale e all’età di trent’anni aveva già tutto quello che un uomo all’epoca poteva desiderare: un buon lavoro, una moglie e due figli, Giulia e Gerdardo.
Quest’ultimo è ora stimatissimo leader dell’azienda vitivinicola “Cantine del Notaio” di Rionero, alla cui realizzazione Consalvo inizialmente si oppose, consapevole delle tante difficoltà che avrebbe comportato.
Consalvo esercitò la professione di notaio a Rionero per ben 45 anni, nonché quella di vicepretore dal ’60 al ’62.
Una grande casa, quella di Amalia, un “palazzo” più volte citato in quanto culla della tenera e pura passione che tra i due fiorì in età adolescenziale.
I primi sguardi di intesa scattarono proprio in occasione delle grandi feste in casa Anastasia, lasciando poi seguito a un amore fatto di piccoli segnali, come il fiore che lei lanciava giù dal balcone al passaggio di Consalvo, per avvertirlo della sua presenza.
Per un periodo, tuttavia, le vite dei due si separarono e i loro sentimenti si rifugiarono in altri porti.
Solo dopo la sciagurata morte dei rispettivi coniugi si rincontrarono, grazie all’iniziativa di Consalvo.
“Io non l’ho mai dimenticata” dice di Amalia e, proprio in nome di questo perenne ricordo, un bel giorno la contattò e, nel corso di un’inaspettata telefonata, tanta fu l’emozione nel parlare dei tempi ormai andati.
Da lì è ricominciata la loro avventura e, con la benedizione dei figli, Consalvo e Amalia si sono sposati all’età di 80 anni.
A Rionero, dunque, sta proseguendo questa sognante storia lunga un’intera vita, che lega da sempre due anime, nonostante tutto.
Di seguito alcune immagini del servizio.