I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, oltre alle attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro, ai tempi del “Coronavirus”, a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, nel particolare momento, sovente navigano nella rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 5 persone, responsabili, a vario titolo, di truffa e frode informatica, via web, ai danni di ignari cittadini.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
- Melfi, un 58enne, dopo avere posto in vendita un’autovettura, mediante inserzione su di un sito online, ha indotto una donna del posto ad accreditare su Carta Postepay, nella sua disponibilità, la somma di 3.000 euro, quale corrispettivo per l’acquisto del mezzo. Il venditore, però, incassati i soldi, si è poi reso irreperibile;
- Acerenza, un 27enne, dopo essere riuscito, con artifizi e raggiri, ad acquisire le credenziali bancarie di una persona del luogo, ha alterato il sistema informatico del relativo istituto di credito, per poi effettuare, fraudolentemente, un’operazione di pagamento on line, ovvero l’acquisto di un telefonino. Il valore dell’ingiusto profitto è stato di 800 euro circa, con addebito sul conto corrente del malcapitato;
- Atella, una 19enne, dopo avere contattato una persona del luogo che aveva posto in vendita cerchi per auto, mediante inserzione su di un sito online di settore, con artifizi e raggiri, l’ha indotta a versare 498 euro su carta prepagata, a lei intestata;
- San Chirico Nuovo, un 50enne ed un 37enne, dopo avere contattato telefonicamente una donna del posto, la quale aveva messo in vendita un telefonino, mediante inserzione su di un sito online di compravendita, con artifizi e raggiri, l’hanno indotta ad accreditare, su carta prepagata Postepay intestata ad uno dei due, l’importo di 680 euro, ovvero il valore del cellulare.
I presunti acquirenti, come nella vicenda di Atella, non solo non hanno portato a termine l’acquisito dei prodotti ma, approfittando del contatto instaurato con le rispettive parti lese, sono riusciti, truffaldinamente, ad ottenere dalle stesse l’accredito delle rispettive somme di denaro, corrispondenti al valore dei prodotti di cui avevano tentato la vendita.
Gli eventi rappresentati costituiscono ulteriore occasione per invitare i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 100 comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, mendaci e raggiranti, utili per poter efficacemente risalire ai responsabili di siffatti reati.