Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato stampa, giunto alla nostra Redazione, ed emesso dal Procuratore della Repubblica di Potenza dott. Francesco Curcio:
“A seguito di indagini dirette dalla DDA di questa Procura della Repubblica, condotte dagli agenti di Polizia della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura di Potenza, in data di ieri si è proceduto all’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale del Riesame di Potenza (poi confermate in Cassazione) nei riguardi di CONDIPODERO Basilio di anni 45 e RAO Giovanni di anni 58, entrambi di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), ritenuti responsabili dei delitti di omicidio volontario, detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati sia per metodo che per agevolazione dall’art. 416 bis.1 c.p.
I gravi fatti delittuosi contestati ai predetti risalgono al 1999, allorquando, in qualità di soggetto apicale del sodalizio mafioso siciliano, denominato “famiglia barcellonese” nonché di mandante del delitto, RAO Giovanni ordinò a CONDIPODERO Basilio – esecutore materiale dell’omicidio (in concorso con GENOVESE Stefano di anni 45, già condannato dalla Corte di Assise di Potenza e tuttora detenuto per questo delitto) del commerciante ed autotrasportatore RIZZO Martino Carmelo di anni 28, assassinato la notte del 04.05.1999 in agro di Lauria (Pz), su una piazzola di sosta dell’autostrada A2 “Salerno-Reggio Calabria”, all’interno del proprio autoarticolato, nell’ambito di un’azione omicidiaria conclusa in territorio lucano ma diretta ad affermare ed agevolare l’attività delittuosa della cosca mafiosa operante a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), in stretto collegamento con esponenti palernùtani e catanesi di “Cosa nostra”, per punire la vittima in quanto, secondo i mandanti, responsabile del furto di un escavatore di proprietà di una ditta sottoposta alla “protezione” del sodalizio mafioso (a cui pagava tangenti a titolo di estorsione)”.