Lavello ha chiuso ufficialmente le manifestazioni del Carnevale, con qualche giorno di ritardo rispetto al Martedì Grasso, proprio come vuole la tradizione.
Dopo settimane di festini, ieri il grande corteo finale con centinaia di Domini e maschere varie, accompagnate da carri variopinti e caratteristici che hanno sparato coriandoli e tanta musica.
Tantissime le persone accorse per festeggiare.
Già, perché a Lavello il divertimento ha la capacità di coinvolgere davvero tutti.
Un divertimento rosso Domino, in quello che si colloca tra gli eventi più attesi dell’anno e che, nell’ambito del Patto dello Sviluppo della Basilicata, è stato collocato tra i Beni del Patrimonio Culturale Intangibile della nostra regione, da tutelare e valorizzare.
Il Carnevale lavellese, infatti, rappresenta un momento altamente unificante e identitario.
Tutto ha avuto inizio lo scorso 17 Gennaio, quando l’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Pro Loco “F. Ricciuti”, le maschere e i promotori dei festini, ha dato luogo alla manifestazione di apertura del grande evento in maschera.
Una tradizione che si tramanda da anni, con le sue regole e peculiarità, raccolte in un decalogo che rimarca l’importanza di preservarla:
“Un patrimonio di inestimabile valore culturale, forse unico per la sua peculiarità e per il modo di manifestarlo.
L’Amministrazione Comunale e la Pro Loco ‘F. Ricciuti’ sono impegnati insieme ai cittadini di Lavello a conservarlo e tramandarlo nel tempo”.
Facciamo i complimenti a coloro che hanno reso memorabile anche questa edizione del Carnevale forse più sentito dell’intera Basilicata: quello di Lavello, il “Paese che balla”!
Di seguito le foto della sfilata finale.