Il Segretario regionale del Partito Socialista Italiano (PSI), Livio Valvano, ha rilasciato un comunicato in cui esprime le ragioni che vedono la card benzina riconvertita in progetto a sostegno del reddito minimo.
Riportiamo integralmente il comunicato:
“È un atto di giustizia sociale, il contrario di uno scippo e non è neanche una spartonza né il frutto di un compromesso politico.
Trasformare la card benzina nel progetto del reddito minimo è stato un atto di civiltà.
I socialisti lucani lo hanno chiesto da quattro anni, per questo non solo rivendichiamo e concordiamo in pieno sulla scelta fatta dal Governo Pittella, ma vogliamo esprimere con nettezza di non condividere la opinione che apprendiamo dalla prima pagina della Nuova del Sud.
Spiego le ragioni.
Distribuire denaro alla pompa di benzina, cosi come era concepita la card carburanti, era un provvedimento fortemente iniquo ed ingiusto. Io personalmente non ho mai ritirato la card e quindi non intenderò farlo neanche in questa circostanza perché penso che un cittadino che non ha problemi di sopravvivenza non deve in coscienza sentirsi legittimato a ricevere un regalo dallo Stato quando sa bene che c’è un quarto della popolazione nazionale che vive in condizione di povertà.
Per questo mi permetto di rivolgere un invito a tutti coloro che possiedono la card e che sono legittimati a ricevere i 224 euro, di fare un atto di generosità, cioè di donare quel superfluo, per loro, in favore di famiglie bisognose, direttamente o attraverso la Caritas o gli Uffici Sociali dei Comuni. Non saranno i 224 euro a restituirci e compensare quella che qualcuno ha definito l’occupazione della Basilicata da parte delle compagnie petrolifere per l’impatto ambientale e sociale.
Polverizzare risorse non ha mai creato sviluppo. Per questo è giusto dirigere quei fondi verso altre destinazioni. Il reddito minimo è una delle destinazioni possibili e vedremo quali frutti darà. Io sono convinto che darà buoni frutti anche perché associa solidarietà nei confronti di chi non ha fonti di reddito con progetti di lavori di pubblica utilità a favore delle comunità locali, che hanno poco personale per la cura dei servizi e dei beni pubblici, cioè a favore di tutti i cittadini.
È giusto smentire anche l’idea sbagliata che vede questo provvedimento come un “accordicchio di potere” con le forze di centro che oggi si sono aggiunte alla coalizione di centro sinistra. Non è così. Lo shift dalla carta carburanti al reddito minimo sta nel programma elettorale del 2013, non è una novità legata all’allargamento della coalizione che, invece, è avvenuto oggi. Lo dico non per amore di polemica ma per spiegare il perché i socialisti chiedono a Pittella di andare avanti”.