Pubblichiamo di seguito il comunicato del segretario regionale del PSI, Livio Valvano, sul caso “Salva-Potenza” e sulla strategia messa in atto da Matera per la gestione dei rifiuti.
“Non voglio replicare a chi è ancora afflitto dall’incapacità di smaltire le scorie elettorali, ma sento il dovere di offrire ai lucani sufficienti informazioni per giudicare con consapevolezza. È questo che si deve fare in una democrazia matura.
I socialisti hanno pubblicamente avversato in tutte le sedi il sostegno al provvedimento noto come “Salva-Potenza”, spiegandone le ragioni nel merito.
Coerentemente, al contrario di quanto da qualcuno affermato, in Consiglio Regionale il consigliere Pietrantuono NON ha votato la legge salva-Potenza.
Il caso di Matera è ancor più insostenibile per le stesse ragioni che sono state condivise da chi immotivatamente critica i socialisti nonostante si condivida la stessa posizione.
Matera deve sintonizzarsi con la politica ambientale regionale e avanzare proposte di innovazione del suo ciclo dei rifiuti, passando dalla logica dello smaltimento alla logica del recupero. In questo caso si meriterà il sostegno della Regione per gli investimenti, in questo caso Matera avrà il sostegno convinto del PSI.
Guardiamo il merito e mettiamo da parte le fuorvianti contese politiciste e poltroniste. Matera riveda la sua politica ambientale e la sosterremo perché è nostro interesse sostenere i cittadini e le comunità che provano a tenere comportamenti virtuosi.
Si possono proporre alla Regione progetti di investimento. Ciò che non si può fare e scaricare sugli altri l’inevitabile aumento della tassa rifiuti come hanno dovuto fare tutti gli altri comuni. Qui, a differenza di Potenza, non si tratta di evitare il dissesto ma di evitare l’aumento della TARI. Una richiesta che supera l’immaginazione.
Si cambi quella richiesta e la sosterremo. Se rimarrà così la contrasteremo. Semplice e chiaro.
È ora di smetterla con i conati di vomito di chi, pur avendo avuto importanti responsabilità amministrative in passato, pensa di lavare la propria coscienza e di continuare a sostenere interessi economici che contrastano con le innovative politiche ambientali che abbiamo introdotto in Basilicata e che oggi ci hanno portato fuori dall’emergenza rifiuti”.