Come già annunciato, l’Agenzia delle Entrate non avrà più lo sportello di riferimento a Venosa.
Il Movimento 5 Stelle della Città Oraziana, appresa la notizia, aveva diffuso una nota contro la Giunta Comunale, incolpandola di un intervento tardivo per impedire che ciò avvenisse.
Il Coordinamento regionale CONFINTESA FP-Agenzia delle Entrate-Basilicata, cercando di portare un po’ di chiarezza sul caso, ha dichiarato:
“l’organizzazione degli uffici dell’Agenzia delle Entrate non dipende dalle scelte di qualche giunta”.
Il Sindaco di Venosa, Tommaso Gammone, ha recentemente reso nota la lettera da lui indirizzata:
- al Direttore Regionale Basilicata dell’Agenzia delle Entrate;
- al Direttore Provinciale di Potenza dell’Agenzia delle Entrate;
- al Senatore Arnaldo Lomuti;
- all’Assessore Regionale Carmine Miranda Castelgrande;
- ai Consiglieri Regionali Francesco Mollica e Gianni Leggieri;
nella quale specifica:
“Egregio Direttore,
dopo la Sua comunicazione in data 19.12.2018 e l’incontro avuto presso il Comune riguardante l’oggetto non posso che esternare il disappunto e la contrarietà di questa Amministrazione comunale per l’annunciata soppressione, che danneggia i cittadini, i lavoratori stessi, i professionisti che con l’Agenzia delle Entrate si rapportano ogni giorno.
La disposta chiusura dello sportello provoca un danno enorme non solo agli utenti di Venosa, ma anche a quelli dei comuni che si trovano nelle vicinanze e che, all’improvviso, si vedrebbero spogliati di un servizio assai importante e frequentato.
È una decisione che non si riesce a comprendere, considerando anche l’enorme supporto
logistico e organizzativo che l’amministrazione comunale ha sempre fornito.
Tale decisione, se confermata, costringerà i cittadini dell’intera arca a recarsi altrove per fruire dei servizi dell’Agenzia, con relativo dispendio di tempo e di risorse.
Quel che è certo, comunque, è che qualora la decisione di codesta spett.le Direzione non dovesse cambiare, Venosa e l’intero bacino d’utenza si troverebbero a fare i conti con l’ennesima grave perdita.
In tale contesto io e i Sindaci dell’arca facciamo appello alla Vostra sensibilità al fine di evitare lo smantellamento di questo importante presidio di legalità sul territorio e si possano trovare soluzioni alternative a tale decisione.
Se la decisione non dovesse essere modificata, ci troveremo costretti ad attivare ogni azione possibile per scongiurare questo inopinato provvedimento.
Cordiali saluti”.
Di seguito la lettera completa.