Riceviamo e pubblichiamo un comunicato ufficiale del Consigliere Regionale Gianni Leggieri:
“Sono stato a Venosa, nella mia città, in occasione dell’incontro pubblico con i sindaci lucani per sostenere la città oraziana quale capitale italiana della cultura nel 2021.
Alla presenza del presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, un momento di approfondimento molto importante.
Il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggeri ha esaltato il ruolo di Venosa, unica città lucana ad ambire al prestigioso riconoscimento di capitale italiana.
Uniamo le forze, sulla scia del grande successo di Matera capitale europea della cultura nel 2019.
La cultura è energia, è confronto, è sviluppo, è speranza nel futuro, soprattutto linfa vitale per i più giovani che credono ancora nel loro territorio, il Vulture, unico per bellezza e storia.
Uniamo le forze e crediamoci fino in fondo.
Mai come in questo momento storico la compattezza tra istituzioni e cittadini può fare davvero la differenza.
Un risveglio identitario che può farci solo bene!
Forza, Venosa!”.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha presenziato l’incontro pubblico con i sindaci lucani per sostenere la candidatura di Venosa quale Capitale della cultura 2021.
Nell’occasione, rivolgendosi ai presenti, ha dichiarato:
“La mia presenza qui vuol essere testimonianza di attenzione nei confronti del Comune di Venosa per l’iniziativa che ha intrapreso, e di stimolo per tutte le comunità lucane a rendersi protagoniste di percorsi virtuosi di programmazione del proprio futuro mediante la valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
La storia è il principale patrimonio che abbiamo ereditato dai nostri antenati, e la cultura è l’eredità che lasceremo ai nostri figli.
Su questi valori possiamo insieme costruire un futuro migliore per la nostra regione e per le nostre città.
Vedo e apprezzo che il percorso di progettazione sta andando avanti speditamente, con il coinvolgimento di istituzioni di ricerca, in particolare l’Università di Basilicata, e dell’organismo che raggruppa la realtà creativa lucana, il Cluster delle Imprese Culturali e Creative.
Ma apprezzo anche la capacità che state avendo di aggregare cittadini e ragazzi, e oggi anche istituzioni, intorno a un progetto che prima di tutto è un progetto di futuro.
Abbiamo imparato da Matera come la cultura può essere strumento di crescita anche economica, oltre che sociale.
Ed è questa la strada che dobbiamo intraprendere tutti insieme, esortando tutti quelli coinvolti a che il progetto di candidatura sia un progetto di un territorio e non di una città sola, un progetto di percorsi e non di un’area isolata.
La lezione che ci viene da Matera 2019 è che la strada da percorrere è quella dello sviluppo turistico sostenibile e compatibile con la qualità dei luoghi, ma c’è da fare di più in termini di connessioni tra poli che spesso non dialogano a sufficienza.
Venosa e l’area del Vulture già nella storia hanno espresso una vitale centralità rispetto a diverse aree regionali, attraversate dalle principali vie che collegavano il Nord al Sud, l’Adriatico al Tirreno.
La candidatura, quindi, ben si presta a un progetto di rinascita territoriale.
Nei prossimi giorni riceverete un abstract del progetto e un documento che, se lo riterrete opportuno, come mi auguro, potrete sottoscrivere.
Oggi siamo qui per acquisire stimoli e suggerimenti per dare concretezza a questi obiettivi comuni di sviluppo, e per trasferire questi stimoli al comitato scientifico e al gruppo di lavoro che si sta impegnando nella progettazione.
Se rispettiamo queste condizioni di collaborazione attiva, rispetto, positività, a prescindere dagli esiti che potremo raggiungere, potremo ritenerci soddisfatti di aver tracciato una strada da percorrere insieme per il futuro delle nostre comunità”.
Per Marianna Iovanni, Sindaco di Venosa:
“oggi la nostra città ha già vinto proprio perché la fiducia che viene accordata da tutte le istituzioni, riempie d’orgoglio tutta la nostra comunità.
Sentendo la responsabilità del testimone che ci lascia Matera e con la speranza di aprire una bella ed entusiasmante sfida”.
All’incontro ha partecipato anche il Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, che ha parlato di:
“un passaggio di responsabilità e di impegno perché ‘città culturale’ è un appellativo che si costruisce nel tempo, una marcia fatta di energia e partecipazione della comunità con una consapevolezza collettiva che può crescere a prescindere dalla marginalità e dalla fragilità dei luoghi proprio come è successo a Matera.
Questo perché la cultura non è un secchio da riempire ma è fatta da fuochi da accendere. Oggi Venosa è chiamata ad accendere nuovi fuochi”.
Raffaele Vitulli, presidente del Cluster Basilicata Creativa, ha detto:
“Candidarsi significa immaginare nuove traiettorie di sviluppo, significa interrogarsi su come la cultura e il patrimonio culturale (materiale e immateriale) possano rappresentare un driver per supportare il management territoriale e per rafforzare alcuni settori strategici, primi tra tutti il turismo e le industrie culturali e creative.
Quando pensiamo a Venosa, o alle altre meravigliose città della Basilicata e del Sud Italia, ci si chiede spesso come poter incrementare l’enorme potenziale che esse hanno da offrire.
Il Sud è custode di una ricchezza che spesso non segue i parametri valutativi “canonici”, ma che si misura in termini di benessere, storia e valori, dove la qualità della vita è parametrato alla qualità delle relazioni, del cibo, dei paesaggi e dei patrimoni ereditari. Non tutto infatti si può misurare in termini di PIL o di ritorno economico sugli investimenti”.
Per Antonio Nicoletti, direttore generale Apt Basilicata:
“la candidatura di Venosa a Capitale italiana della Cultura è un messaggio positivo che contiene la forte volontà dei territori di lavorare insieme a una programmazione che può e deve essere risorsa per lo sviluppo del turismo regionale.
L’Apt Basilicata ha da subito raccolto l’invito del Comune di Venosa e stiamo operando perché non solo il Vulture ma anche altri territori possano coerentemente essere partecipi di un percorso virtuoso, a prescindere dagli esiti che potrà avere la candidatura”.
Salvatore Adduce:
“Venosa deve credere alla candidatura.
E devono crederci tutti i cittadini, sia individualmente, sia attraverso le diverse organizzazioni, dai sindacati ai partiti politici, dalle organizzazioni imprenditoriali a tutte le associazioni culturali.
È necessaria una grande coesione territoriale sociale e politica.
La Fondazione Matera Basilicata 2019 è felice di sostenere questa candidatura e di ipotizzare un progetto di area che rifacendosi alla grande iniziativa “Capitale per un giorno” metta a disposizione capacità progettuali e realizzative che possano stimolare creatività e innovazione soprattutto tra i giovani.
Sarà possibile rafforzare anche dal punto di vista strutturale quest’area della Basilicata proprio grazie al progetto capitale italiana della cultura.
In definitiva l’occasione è veramente felice per ripensare al ruolo di questa parte della Basilicata che ha il vantaggio di essere un giacimento culturale fantastico da Orazio a Gesualdo e così via”.
Per il prossimo 2 Marzo è fissata la scadenza per la presentazione al Ministero dei dossier di candidatura per diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2021.
Venosa sarà tra le circa quaranta città italiane che concorreranno all’ambito traguardo, ma con l’idea ben precisa di vivere questa avventura in maniera non isolata, ma legata a tutto il territorio della Basilicata.