La strada Oraziana ha una storia lunga 30 anni.
L’arteria definita da più parti strategica per Venosa e il territorio circostante, capace di spezzare quell’insensato isolamento che ha sempre contraddistinto la realtà venosina, è allo stesso tempo una delle cosiddette “grandi incompiute” della regione.
L’idea di realizzare i 14 chilometri l’Oraziana nasce nel 1988 ma i cantieri vengono aperti solo diversi anni dopo. Aperture a singhiozzo, interruzioni, problemi di vario genere nella prosecuzione dei lavori.
Fino a quando nel 2012 Regione e Provincia trovano 12,5 milioni di euro per far ripartire il cantiere.
Nuovo corso, nuovi problemi. Questa volta è la galleria nel territorio di Ripacandida a destare problemi per via delle continue infiltrazioni d’acqua. Ancora soldi da investire.
Questa volta però la volontà di proseguire resta e così vengono calendarizzate una serie di aperture dell’arteria.
Ieri c’è stata l’inaugurazione del terzo letto (quello della galleria di Ripacandida).
Entro la fine dell’anno la strada verrà completata, resta l’ultimo pezzo alle porte di Venosa.
Con i suoi tempi di percorrenza dimezzati (si stima un risparmio di 15 minuti) Venosa e l’hinterland sono finalmente al centro della rete viaria lucana.