Sono da oggi a Venosa 66 uruguayani di origine lucana appartenenti all’Associazione dei lucani di Paysandù in Uruguay, guidati dalla rappresentante dello Sportello Basilicata a Montevideo, Martha Lasaponara.
“Si tratta – spiega il presidente del Consiglio regionale e della Commissione dei lucani nel mondo Francesco Mollica, che ha ricevuto la delegazione in una sala del castello Pirro del Balzo – di uno dei tanti gruppi di discendenti lucani di seconda, terza e quarta generazione, appartenenti ai diversi ceti e protagonisti della vita sociale, economica e pubblica dell’Uruguay, che hanno avvertito l’esigenza di mantenere forte il loro legame con la terra d’origine anche attraverso una rivalutazione turistica dei luoghi nativi. Utilizzando una disposizione legislativa regionale, che sta dando i suoi frutti già da qualche tempo (abbiamo registrato presenze di gruppi turistici organizzati dalle nostre associazioni in Australia, Argentina, Svizzera e Belgio e nel futuro ne darà ancora), l’Associazione di Paysandù ha promosso questa visita itinerante”.
“Cominciamo ad avere effetti benefici – aggiunge Mollica – dalla possibilità di garantire non una forma di assistenza, ma di incentivazione al turismo sociale di ritorno dei lucani nel mondo, che è stato sempre uno dei punti fermi delle nostre azioni e dei progetti messi in essere in questi ultimi tempi. Cioè una modalità che consenta anche a chi non ha mai visitato la nostra Regione, avendone solo una conoscenza orale tramandata dai propri genitori o non riuscendo a tornarci da anni, di toccare con mano il proprio territorio di origine, come si fa utilizzando i cinque sensi a disposizione dell’uomo.
E poi, l’occasione per immaginare un attenzione diversa al territorio con una visita che porta alla scoperta di luoghi sconosciuti, senza disdegnare il ritorno economico che questa forma di turismo e di ritorno alle radici, sta producendo”.