Una notizia che farà piacere alla città oraziana.
Alessandra Capogrosso, venosina doc, 31 anni, lavora in Microsoft come Specialista di Progetti Dati e di Intelligenza Artificiale.
È stata selezionata per partecipare ad una conferenza mondiale all’Harvard College Conference.
È la stessa Capogrosso a spiegare di cosa si tratta:
“In merito alla conferenza, è un evento annuale, organizzato dall’Università di Harvard e focalizzato su un macro tema specifico.
Quello di questo anno è ’embracing change’ ovvero ‘abbracciare il cambiamento’.
Il progetto Harvard College for Asian and International Relations (HPAIR) è stato ideato molti anni fa, con l’obiettivo di creare un forum di scambio per studenti e giovani professionisti, per discutere e conoscere le più importanti questioni economiche, politiche e sociali del mondo.
Dal 1991, l’università di Harvard ha organizzato 43 conferenze in 12 diversi paesi ospitanti, coinvolgendo oltre 32.000 studenti e giovani professionisti.
Quest’anno sono orgogliosa di rappresentare l’Italia insieme ad altri delegati provenienti da tantissimi Paesi del mondo.
Ogni anno l’HPAIR accoglie speaker di rilievo mondiale, in rappresentanza dei temi che verranno discussi nelle diverse sessioni:
1) Art, Media & Culture;
2) Governance & Geopolitics;
3) Entrepreneurship & Technology;
4) Energy & Environmental Sustainability;
5) Global Markets & Economy.
Quest’anno non posso andare ad Harvard a causa del Covid-19 quindi l’intera Conferenza sarà trasmessa in diretta streaming.
Il mio intervento, verterà sulla TECNOLOGIA.
Esamineremo l’intelligenza artificiale e il ruolo che svolge nella diplomazia internazionale, parlando specificamente della sicurezza mondiale e delle armi autonome.
Fino a che punto l’intelligenza artificiale può potenzialmente ridurre i divari tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo?
In questo contesto, esploreremo come le nazioni asiatiche e gli Stati Uniti possano unirsi e abbracciare questo viaggio scientifico nell’unità, sia attraverso la politica, la conversazione, o la responsabilità reciproca, per far avanzare ancora più efficacemente e responsabilmente questo mondo.
I precedenti oratori includono:
- Kevin Rudd, l’ex Primo Ministro dell’Australia;
- Ban Ki-moon, l’ex segretario generale delle Nazioni Unite;
- Robin Chase, co-fondatore ed ex CEO di Zipcar;
- Frank Friedman, attuale COO di Deloitte Global.
Il discorso di apertura di questo anno sarà fatto dal Dr. Tedros Adhanom, Direttore Generale dell’organizzazione mondiale della salute.
Personalmente sarò un delegato all’interno del Forum legato al dibattito Tecnologico.
Temi trattati: raramente qualcuno si sarebbe aspettato che il 2020 fosse un anno di tali turbolenze e tribolazioni; tuttavia, anche nel mezzo di questa pandemia, mentre l’attenzione globale si sposta così pesantemente sulla lotta contro il COVID-19, enormi progressi tecnologici sono continuati con fermezza, anche se in modo ancora più aggressivo.
Che si tratti di ricerca sanitaria o di avanzamento del 5G, sembra, ora più che mai, che l’America e l’Asia siano bloccate in un duello truculento, combattendo per il dominio e l’immediatezza quando si tratta di sviluppi scientifici e nuove scoperte.
L’intelligenza artificiale è un argomento ineludibile quando si tratta di conversazioni attuali sulle tecnologie più avvincenti.
È innegabile: l’Internet of Things, il cloud distribuito e la guida autonoma sembrano tutti affascinanti, ma ancora una volta, mentre fanno passi da gigante verso questa nuova automazione, Asia e America mancano di unità – forse addirittura peggiorano le tensioni – nello sviluppo dell’IA (intelligenza artificiale).
Quale ruolo giocherà l’IA nella diplomazia internazionale, in particolare nella circolazione delle discussioni sulla sicurezza mondiale e sulle armi autonome?
In che misura l’IA può potenzialmente rendere più o meno gravi i divari tra paesi sviluppati e in via di sviluppo?
Esiste una relazione simbiotica tra AI e 5G?
Come possono l’Asia e l’America guardarsi l’un l’altra quando si tratta di incorporare questo nuovo stile di vita basato sull’intelligenza artificiale nelle rispettive società?
In questo seminario, i delegati daranno uno sguardo introspettivo all’integrazione diffusa e all’immenso ruolo dell’IA nella vita di tutti i giorni, oltre ad esplorare come l’Asia e l’America possono aprire meglio questo percorso verso il progresso dell’IA insieme”.
Complimenti!