Anche Melfi, Lavello, Venosa, Montemilone e Genzano nel tracciato del gasdotto lungo 687 chilometri che da Massafra raggiungerà il bolognese, in località Minerbio.
I tubi del gas del progetto TAP (Trans Adriatic Pipeline) trasporteranno, a una profondità di circa 5 metri, 28 milioni di metri cubi di gas al giorno. Un’opera mastodontica considerata strategica e di vitale importanza sia dal Governo che dalle regioni interessate dal tracciato, tra cui la Basilicata.
La cosiddetta “Dorsale Adriatica” che nel tratto italiano è costituita da 5 lotti (il nostro è il lotto Massafra-Biccari) guarda all’Oriente.
L’opera infatti nasce come approdo dei tre grandi gasdotti provenienti dal Mar Caspio e che attraverso Paesi quali Turchia e Grecia, rispuntano in Puglia.
Come sempre opere del genere suscitano pro e contro.
Diversi hanno evidenziato che il gas trasportato non sarà a beneficio dei territori coinvolti in quanto verrà esportato, ciononostante i soldi spesi per la realizzazione dell’infrastruttura provengono dal pubblico. Inoltre, e questo riguarda soprattutto la nostra regione, c’è un grado di pericolosità sismica piuttosto elevato, ma il Ministero dell’Ambiente ha dato parere favorevole alla compatibilità ambientale.
Secondo altri, il gasdotto consentirà invece un investimento parziale anche a livello locale, con il potenziamento della rete gas regionale.