Con un’ordinanza il sindaco di Venosa, Tommaso Gammone, aveva disposto lo sgombero coatto entro le 12,00 di ieri di tutti i braccianti dislocati a Boreano e nelle campagne della zona.
Oltre ai braccianti si sarebbero dovute rimuovere anche le strutture presenti (soprattutto baracche) motivando la decisione con questioni igienico-sanitarie e di pubblica sicurezza.
Ma alla fine lo sgombero non è arrivato, ciononostante i braccianti sono preoccupati e chiedono alle istituzioni una soluzione immediata per risolvere la situazione.
Vogliono un miglioramento delle condizioni di vita nella zona, perché a Boreano loro vogliono restare in quanto ci lavorano.
Le condizioni di vita del posto sono state tra l’altro alla base della decisione del sindaco di sgomberare l’area.
Gammone ha ricordato che già ad Ottobre 2014 ci fu un’ordinanza di sgombero che però non ha avuto alcun risultato, lo stesso ieri.
Le intenzioni sono di trasferire i braccianti in centri di accoglienza idonei e sicuri, molto di più che a Boreano, teatro tempo fa di un pericoloso incendio che ha messo a rischio la vita di diverse persone.