Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Partito Democratico di Venosa:
“Ogni giorno ascoltiamo da parte della protezione civile aggiornamenti circa l’azione devastante che il coronavirus sta compiendo nel mondo, in Italia, in Basilicata.
Sembra un bollettino di guerra.
Ognuno di noi sviluppa paure, tensioni, ansie secondo la propria sensibilità.
C’è anche tanta rabbia rispetto a ciò che questa terribile esperienza sta producendo sulle nostre vite.
Ha cambiato le nostre abitudini, ha ridotto quasi a zero le relazioni sociali, sta mettendo a dura prova la tranquillità familiare e anche economica.
Tante sono le opinioni che girano sui social che, dando libero sfogo alle proprie convinzioni, stanno generando confusione ed allarmismi.
Il momento ci impone però una seria riflessione e ci invita a riconsiderare le nostre priorità ed interessi di parte.
Il problema principale in questo momento è la tutela della salute dei cittadini in particolare dal contagio da Covid-19 anche rinunciando a condizioni consolidate, non dimenticando la domanda di salute proveniente dagli altri utenti afflitti da malattie diverse.
Il Partito Democratico di Venosa vuole provare a fare chiarezza su alcune questioni che hanno riguardato le politiche sulla sanità e in modo particolare il nostro ospedale.
Qualche giorno fa, in precedenti comunicati, abbiamo invitato il governo regionale a prendere in considerazione l’ospedale di Venosa per fronteggiare l’emergenza Covid-19, se ce ne fosse stato bisogno, ed a considerare, sulla esperienza degli ospedali lombardi e veneti, la possibilità di trasferire malati no-Covid-19, provenienti dal San Carlo di Potenza o dal Madonna delle Grazie di Matera, per trattare in ospedali più attrezzati, tutti i contagiati Covid-19 da ospedalizzare, e soprattutto garantendo l’immediato, eventuale, trasferimento in terapia intensiva di cui i suddetti ospedali sono dotati.
Ci sembrava la soluzione migliore ma, la task force lucana ha ritenuto più utile ed efficace individuare l’ospedale di Venosa come struttura da destinare ai contagiati Covid-19 non bisognosi di terapia intensiva.
Per chiarezza, ci risulta che l’ospedale vedrà temporaneamente sospesi i servizi relativi al Centro Alzheimer, al reparto di Lungodegenza e di Dialisi; che gli ambulatori e gli altri servizi saranno dislocati presso la struttura di Venosa dell’ex INAM (via P. Dichirico) e la sede della ASP di via Roma; il presidio 118 sarà garantito sul territorio di Venosa sia con ambulanza che con elicottero.
Quanto detto sarà così organizzato fino a che l’emergenza Covid-19 lo richiederà.
Dopo, tutto ritornerà come prima o sarà potenziato.
L’emergenza Covid-19 ha generato molti dubbi sulla gestione della sanità.
Infatti, ha messo in luce come sia stato un errore praticare continui tagli alle già scarse risorse economiche, strutturali e di personale di cui disponeva.
Pertanto, il Partito Democratico di Venosa, alla luce delle recenti evoluzioni rispetto al bisogno di salute della nostra comunità e con lo spirito di autocritica che vuole contraddistinguere questa nuova fase politica, riconosce che è stato un errore perseguire la politica dell’accentramento defraudando i territori da presidi di importanza strategica sia per la tutela della salute che per l’economia e la migrazione; ed è stato un errore tutta quella politica che ha consentito il rafforzarsi della sanità privata a scapito del pubblico.
Il diritto alla salute è sancito dalla nostra Carta Costituzionale e come tale vogliamo che sia di più facile accesso a tutta la popolazione e garantita su tutto il territorio nazionale.
Il nostro senso di responsabilità ci tiene ben lontani dal portare avanti propagande di terrorismo e ‘caccia all’untore’ di manzoniana memoria, ma siamo consapevoli che la struttura della nostra Città può essere una valida risorsa per affrontare l’emergenza Covid-19.
Tale senso di responsabilità evolverà in impegno concreto, quando questa emergenza passerà: vigilare affinché la funzionalità dell’ospedale di Venosa torni ad un livello di servizi degno per un territorio ampio e popolato come quello del Vulture Alto-Bradano.
Diamo pieno sostegno all’opera di contrasto al contagio da Covid-19 senza fare polemiche o alimentando paure di ogni genere.
Per noi la priorità è la salute dei cittadini.
In conclusione ci sentiamo in dovere di fare un appello ed un invito.
L’appello a tutti i cittadini perché rispettino le norme restrittive dei decreti #iorestoacasa.
L’invito è invece rivolto all’Amministrazione Comunale.
Già alcuni giorni fa abbiamo dichiarato la nostra totale disponibilità a concordare e condividere con tutte le forze politiche e sociali operanti in Venosa un’azione concreta che potesse consentire al paese di riscoprire un senso di Comunità e che ci permetterebbe di affrontare meglio questa tremenda emergenza.
Ora più di prima ci sentiamo di rinnovare tale invito affinché non si perda l’opportunità di comprendere che dalla paura e dalla difficoltà si può uscire più forti e più velocemente.
Consapevoli che i momenti di bisogno si superano tutti assieme, oltre ogni bandiera coniamo un nuovo hashtag, #insiemecelafaremo”.